Ora tocca all’ astronauta italiano Paolo Nespoli


New York – “Sono stati ragionevolmente prudenti. E’ estremamente importante evitare che ci siano anche solo dettagli nella missione che possano andare di traverso. Per questo hanno previsto sei diverse alternative per la discesa al suolo”. Lo ha detto ad Apcom il portavoce dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, Franco Bonacina alla conclusione del fortunato atterraggio, in California, dello Shuttle Discovery.


Gli scienziati dell’agenzia europea si fregano già le mani all’idea che il successo della missione possa finalmente sbloccare i prossimi grandi obiettivi, che culmineranno con la missione in orbita del prossimo astronauta italiano Paolo Nespoli. Quando non si sa, poiché l’accordo tra Esa e Nasa, l’Agenzia Spaziale americana, deve essere ancora definito. Nespoli si trova attualmente in Alaska dove parteciperà a una esercitazione di sopravvivenza, una tappa della sua preparazione al prossimo viaggio spaziale.


Nespoli a parte, il futuro dell’esplorazione spaziale europea ha tre obiettivi in agenda, il primo è l’invio in orbita del modulo Columbus, che porterà finalmente il laboratorio dell’Esa ad agganciarsi con la Stazione spaziale internazionale.


– E’ il più significativo contributo europeo alla Stazione – spiega Bonacina.


Il laboratorio sarebbe dovuto partire molto tempo fa, ma il lancio è stato posticipato dopo il disastro della navetta Columbia, disintegratasi due anni e mezzo fa all’ingresso in atmosfera. Lo Spacelab è in attesa nei dintorni di Brema, in Germania, e nel frattempo l’Esa ha continuato a operare modifiche e miglioramenti alle funzioni


– E’ un gioiello – spiega Bonacina – consente agli astronauti di lavorare in maniche di camicia per compiere esperimenti.


Nel laboratorio gli astronauti europei sperano di passare molto tempo, dopo il lancio che dovrebbe avvenire dal Kennedy Space Center nel 2006. Incrociando le dita.