Opec rassicura e il greggio prende fiato


MILANO – Battuta d’arresto per le quotazioni petrolifere, che grazie alle prese di profitto e alle notizie rassicuranti in arrivo dall’Opec è arretrato di quasi un dollaro. Scende così dai massimi dell’altro giorno, ma resta comunque alto: il future sul Light crude sul circuito elettronico viene scambiato attorno ai 63,20 dollari al barile. Il future sul Brent, invece, è a circa62,07 dollari al barile.


A tranquillizzare i mercati è intervenuto l’Opec, secondo cui i prezzi record raggiunti dal petrolio non sarebbero dovuti alla scarsità della materia prima. Secondo il Cartello l’offerta globale di petrolio, infatti, supererebbe la domanda. Ad affermarlo è stato il presidente dell’ Opec Sheikh al-Fahad al-Sabah. Questi ha affermato che l’organizzazione sta estraendo abbastanza greggio da assicurare riserve per oltre 5 anni e che potrebbe aumentarla ulteriormente di altri 2 milioni al giorno se il mercato lo richiedesse.


La produzione Opec si stima sia pari a 30.4 milioni di barili al giorno e starebbe crescendo.


– Questo incremento – ha detto il presidente dell’Opec – ha portato l’offerta globale ad eccedere la domanda negli ultimi due anni.


Inoltre il ministro del petrolio ha assicurato che l’organizzazione è pronta a immettere sul mercato altro greggio “come e quando ci sarà necessità”.