“Alt ai calendari, ma il calcio non si ferma”

ROMA – Stesura dei campionati di serie A e B, convocazione del consiglio di Lega: tutto rinviato. Lo ha annunciato ieri il presidente della Federcalcio, Franco Carraro, in una conferenza stampa inevitabilmente indetta per illustrare che cosa ne sarà adesso del calcio italiano, dopo la sentenza del giudice civile di Genova, che ha imposto la sospensione dei calendari, e le sentenze del Consiglio di Stato in merito ai tanti ricorsi presentati da numerose squadre di serie A, B, C.


Dunque Carraro decide di sospendere l’attività della Figc, “per rispetto delle decisioni della magistratura”. Ma la sua disponibilità finisce qui, e comincia a delineare la linea che subito dopo il 16 agosto – data fissata dal giudice di Genova, dott. Vigotti, per l’udienza tra le parti sul caso-Genoa – terrà la Lega: quella di una decisa difesa delle proprie prerogative. A un giornalista che gli chiede se la Figc intenda risolvere la situazione modificando i calendari con il ripescaggio del Genoa in B, Carraro risponde: “Le nostre leggi dicono che per cambiare i campionati bisogna stabilirlo con una stagione d’anticipo. Non posso e non voglio toccare i regolamenti, che rispetto al 100%”. Aggiunge quindi: “Ciascuno sappia che il rinvio dei campionati è impossibile”


In quel “ciascuno”, Carraro include anche e soprattutto la magistratura, che avrebbe sentenziato oltre quelli che sarebbero i suoi limiti. Sottolinea infatti il presidente della Figc: “Va rilevata l’abnormità di un provvedimento emesso in totale carenza di giurisdizione, tenuto conto che la legge 280/2003 riserva in via esclusiva agli organi della giustizia sportiva le decisioni sui comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e l’irrogazione ed applicazione delle relative sanzioni disciplinari sportive”. In altri termini: la giustizia sportiva è, per legge dello Stato italiano, l’organismo preposto per giudicare di illeciti sportivi, e alle sue decisioni deve sottostare persino la giustizia ordinaria. La quale, però, ha preso una decisione – continua Carraro – che “crea un gravissimo danno sportivo, morale ed economico a tutta l’organizzazione calcistica. L’inizio dei campionati è fissato per il prossimo 28 agosto. Un rinvio è impossibile perchè costituirebbe, da parte della Federazione, violazione delle norme previste dal decreto Urbani-Pescante, delle regole del Coni e dell’organizzazione calcistica internazionale. Inoltre disattenderebbe le attese dei tifosi di tutta Italia, determinerebbe un serio disagio tecnico alle squadre, gravi danni economici alle società e comporterebbe serie ripercussioni sugli impegni internazionali dei club e su quelli della Nazionale italiana in vista dei Mondiali 2006”.


Non assumere oggi, come da programma, le decisioni propedeutiche alla compilazione dei calendari, conclude Carraro, “crea pertanto un gravissimo problema. Malgrado ciò, per doveroso rispetto nei confronti della magistratura, e affinchè l’udienza fissata dal giudice Vigotti per il 16 agosto possa aver luogo in un clima di serenità, ho deciso di rinviare la seduta del Consiglio Federale”.