Cossiga: “Al ministero dell’Economia tutta la vigilanza bancaria”


Roma – La vigilanza bancaria deve tornare in capo al ministero dell’Economia. Ne è convinto l’ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga che, in un’intervista al Sole 24-Ore propone una riforma dell’ordinamento di Bankitalia e delle norme sulla tutela del credito.


– Ritengo – spiega Cossiga – che sia un errore che la vigilanza bancaria, che è uno degli strumenti della politica del credito e parte importante della politica economica, non faccia capo al Governo che ne risponde al Parlamento. Si tratta di ritornare al sistema modificato da Luigi Einaudi e poi peggiorato da Guido Carli che, non fidandosi dei politici trasferì ‘in toto’ alla Banca d’Italia l’esercizio sulla vigilanza e la manovra sul tasso di sconto.


Quanto a Fazio, Cossiga dice di ritenerlo “una persona integerrima e della cui correttezza professionale e personale nessuno credo possa dubitare” .


Nonostante tutto, Cossiga è del parere che il governatore della Banca d’Italia debba dimettersi.


– Conosco Ricucci e Consorte, ma non Gnutti – ha commentato -. So di che pasta son fatti: Tuttavia, fossi in Fazio, mi dimetterei, perchè l’istituzione della Banca d’Italia ha l’obbligo della credibilità internazionale. Al suo posto ci metterei Mario Monti, oppure Paolo Savona.


Sostiene, quindi, che ma l’ordinamento della Banca d’Italia deve essere riformato.


– Va abolito nella governance – dice Cossiga – il sistema della ‘monarchia assoluta’ del Governatore quindi sono favorevole a una maggiore collegialità con più competenze per il direttorio. Per il mandato del Governatore – prosegue Cossiga – propongo un termine di 7 anni (…) ma senza possibilità di proroga o riconferma per rafforzare l’indipendenza del governatore.


Infine, per quanto riguarda il ruolo della banche private azioniste di via Nazionale, Cossiga propone di “restituire il capitale della Banca d’Italia al settore pubblico distribuendolo a Stato regioni, Comune di Roma e università e così tagliare fuori le banche provate attuali azioniste”.