Caro petrolio, gli indici battono la fiacca


NEW YORK – Seduta debole per i listini americani, in lieve ribasso a causa del nuovo aumento del petrolio. Ed infatti, sui mercati continua a pesare il caro petrolio. Il prezzo del greggio continua a tenersi poco sotto la soglia dei 67 dollari al barile, aumentando le preoccupazioni degli operatori su un rallentamento dell’economia e su una crescita dell’inflazione sia negli Stati Uniti che in Europa.


Molti operatori preferiscono inoltre non sbilanciarsi anche in vista dei dati sull’inflazione in calendario domani e mercoledì, quando saranno pubblicati i numeri su indice dei prezzi al consumo e alla produzione.


Ieri sono stati resi noti i dati sugli afflussi di capitali in Usa: tra gli aspetti più rilevanti, da segnalare il livello record di acquisti di obbligazioni societarie Usa da parte degli investitori esteri. Buone notizie anche dal settore manifatturiero: il NY Empire State Index a luglio si è attestato a quota 23 contro i 20 punti del consensus.


Sul fronte societario, si sono rivelati in linea con le attese gli utili di Sysco e Agilent Technologies. Quest’ultima, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe annunciare la decisione di vendere la sua unità di semiconduttori alle società di private equity Kohlberg Kravis Roberts & Co. e Silver Lake partners. Ha invece battuto le previsioni il gruppo retail Lowes.


Alcune indiscrezioni, riportate dal new York Times, riferiscono che la compagnia di volo Delta Air Lines potrebbe fare presto rischiesta del procedimento di amministrazione controllata.