Un mito intramontabile


Enzo Anselmo Ferrari nasce il 18 febbraio 1898 a Modena. Ben presto il giovane dimostra la sua passione per le automobili e per le gare. Intanto, la prima guerra mondale trascorre nel segno della tragedia familiare: muoiono, infatti, a distanza di qualche mese il padre Alfredo e il fratello Dino. Lo stesso Enzo rischia seriamente la vita nel 1918 a causa di un’epidemia influenzale.


Alla fine del conflitto svolge diversi lavori, tutti nel campo dell’industria automobilistica: prima di passare all’Alfa Romeo, è impiegato dalla CMN (una piccola fabbrica di automobili) in qualità di test driver. È in questi anni che muove i primi passi come pilota, partecipando a diversi eventi e giungendo nono alla Targa Florio nel 1919 e secondo nell’edizione dell’anno successivo.


Ma, nonostante i successi (9 vittorie e molti piazzamenti sino al giorno del ritiro avvenuto il 9 agosto 1931, con la disputa del «Circuito delle Tre Province»), Ferrari era troppo affascinato dall’aspetto tecnologico delle vetture da corsa per limitarsi a fare il pilota: il 1° dicembre 1929 fonda la scuderia Ferrari (inizialmente come reparto corse dell’Alfa Romeo) che compete in 22 gare e centra otto vittorie. Tra i suoi piloti anche Tazio Nuvolari.


Nel settembre 1946 esce dagli stabilimenti di Maranello la prima macchina che porta il suo nome: la «375» (4,5 litri 12 cilindri a V). L’esordio in gara avviene al GP del 1947 con la Tipo125 (motore da 1.5 litri) mentre la prima vittoria risale al GP di Gran Bretagna con l’argentino Froilan Gonzales al volante. Il primo titolo mondiale arriva nella stagione 1952 con Alberto Ascari. Il resto fa parte di quello che si definisce il mito Ferrari.


Dopo gli anni ’50, certamente felici (con le inconfondibili vetture che contribuirono rendere famosa la Rossa), gli anni ’60 vedono l’azienda alle prese con gravi problemi finanziari. Per salvare la sua creatura, Ferrari stringe un’alleanza con la Fiat che diviene progressivamente azionista del 90% dell’azienda. Nonostante ciò, Ferrari rimane presidente fino al 1971 e rimane attivo fino alla sua morte, avvenuta il 14 agosto del 1988 all’età di 90 anni. Brian Stefen Paul