“Terrorismo, rischio sempre alto”

ROMA – “Permane elevato il rischio di un attentato terroristico nel nostro Paese”. Seduti attorno al tavolo al Viminale, i vertici delle forze dell’ordine e dei servizi, valutando con il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu ed il sottosegretario con delega all’intelligence, Gianni Letta, le informative e le indagini in corso sulla minaccia islamica hanno confermato l’innalzamento dell’allarme per l’Italia dopo le bombe del 7 luglio a Londra.


Convocato inusualmente il giorno di Ferragosto, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza – mentre il Viminale era assediato da migliaia di aderenti ai sindacati Sap, Sapaf, Ugl, Sodipo che protestavano contro il mancato riordino delle carriere delle forze di polizia – è servito a fare una “approfondita analisi” della minaccia del terrorismo islamico. Ed anche sulle iniziative di prevenzione potenziate subito dopo il 7 luglio. Il 12 e 13 agosto scorsi, in particolare, polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno fatto controlli mirati sui luoghi di aggregazione islamica: call center, internet point, macellerie e attività di money transfer. Sono stati controllati 7.318 obiettivi ed identificate 32.703 persone. L’operazione ha portato a 141 arresti, due dei quali in base alla nuova normativa sul possesso di documenti falsi, 426 denunce per reati vari, 701 procedure di espulsione, 325 contravvenzioni nei confronti di altrettanti gestori di call center, internet point e money transfer.


Da tutto il Comitato è stata espressa una valutazione positiva sulla prima applicazione di alcune delle nuove norme antiterrorismo, specie quelle sull’arresto per possesso di documenti falsi ed i colloqui investigativi. E il ministro, che a settembre riferirà alle Camere sul rendimento delle nuove norme, ieri ha anche firmato i primi tre decreti di attuazione del pacchetto antiterrorismo in vigore dallo scorso due agosto. Riguardano l’obbligo per i titolari degli internet point di acquisire i dati anagrafici dei clienti; i limiti alla commercializzazione, trasporto ed impiego di esplosivi; il nulla osta del questore per le attività di addestramento al volo.


E, visto l’alto rischio di attentati, il Comitato – cui hanno partecipato anche il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, Mario Morcone ed il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso – ha anche previsto un programma di esercitazioni che da settembre sarà attuato in varie zone per testare i piani di intervento in caso di attacco terroristico. Pisanu, in proposito, ha ribadito l’esigenza che sia il ministro dell’Interno a coordinare tutte le iniziative. Ed il Comitato ha anche preso atto con soddisfazione degli “imponenti servizi” disposti in queste giornate estive che prevedono l’impiego medio in tutta Italia di oltre 21mila pattuglie, 17.653 veicoli, 564 mezzi navali e 88 mezzi aerei. Alle forze dell’ordine il ministro Pisanu ha espresso “il più vivo apprezzamento”.