Lippi prova l’Italia vera, ora si fa sul serio


DUBLINO,

L’udienza è sospesa, la corte si ritira. A battere il martelletto di fine dibattimento stavolta non è un giudice ma gli azzurri di Marcello Lippi. Archiviate – ma è sempre bene aggiungere un forse – le vacanze più sofferte del calcio italiano e lo slalom tra le rapide dei cavilli legali, ora «si fa sul serio», come avverte il ct azzurro alla vigilia della trasferta di Dublino.


Contro l’Eire oggi sarà appena un’amichevole di mezza estate, è vero. Però Lippi spera sia una commedia britannica a lieto fine, un contraltare a tante farse amare fuori dal campo, nell’avvio della stagione del Mondiale 2006. «Ma di tutto il resto preferisco non parlare – la premessa di Lippi – Io so solo che, qualsiasi cosa succeda coi calendari il 14 maggio, Champions permettendo, sarà tutto finito: così vuole la Fifa. E allora basta cercare giocatori, lavoriamo su questi 30 e cerchiamo nelle trasferte qualcosa di più concreto, per personalità e sul piano tecnico.


E’ il tempo di stringere». Per questo a dispetto delle assenze manda in campo un’Italia vera, lontana parente di quella ampiamente sperimentale delle ultime amichevoli. La voglia di campo e non di aule deve esser tanta non solo nei giocatori.


La nazionale irlandese, prima nel suo girone di qualificazione dove la Francia è costretta a richiamare Zidane per non perdere il Mondiale, fa da sparring partner in vista della Scozia, impegno serio di qualificazione ai Mondiali il 3 settembre. Anche per questo, a quattro giorni dal via ufficiale della stagione con la Supercoppa e a undici dal campionato, Eire-Italia offre buoni spunti di interesse e chance d’ascolto tv alla Rai ancora sotto choc per i diritti di serie A perduti. Esattamente il tipo d’argomento che Lippi vuole gettarsi alle spalle per concentrarsi unicamente sul «gruppo», suo chiodo fisso.


E sulla qualificazione da conquistare prima dei play off di novembre, anche solo per risollevare lo spirito di tanti tifosi intristiti. La nazionale portata in Irlanda ritrova Del Piero dopo 11 mesi, scopre Vieri e Gilardino in coppia come sarà forse a volte nel Milan, ma riflette ugualmente le isterie estive, almeno sul piano tecnico. Cassano non c’é perché ha gambe e testa appesantite dal guazzabuglio del contratto con la Roma e del futuro alla Juve.


Del Piero torna dopo 11 mesi di assenza, e alle porte dell’ennesima stagione decisiva per lui. Buffon ha rinunciato per non aver sopportato l’ossimoro di una scarpata amichevole di Kakà, e starà fermo due mesi. All’ultimo ha abbandonato anche Camoranesi.


E’ soprattutto l’assenza di Totti, influenzato, ad aver cambiato i piani di Lippi. Il ct oggi punta sulla solidità della difesa al completo tranne Bonera; sulle certezze ornite nelle ultime uscite ufficiali da Pirlo, affiancato dai polmoni di Gattuso e De Rossi; e sull’accoppiata freschezza-entusiasmo di Gilardino-Vieri.


A Del Piero toccherà una posizione defilata a sinistra, tra centrocampo e attacco.


«Le porte della nazionale per lui non sono mai state chiuse: ora torna perché ha ritrovato la serenità». Nel secondo tempo sei cambi e spazio ad altri esperimenti, a cominciare da Grosso sulla sinistra di centrocampo. «E’ amichevole per il risultato, ma conta di più: e tuttavia – avverte Lippi – non posso estrapolare questi giocatori dal contesto delle loro squadre, dove fanno ancora rodaggio: giocano ogni tre giorni, e solo spezzoni di partita». Ma è chiaro che a Dublino il ct si aspetta un’Italia vera.


«L’Irlanda è una signora squadra, e non solo perché prima del suo girone con la Francia quarta – tiene a sottolineare il commissario tecnico – Ha consapevolezza della sua forza, da questo punto di vista è più forte della Scozia».


A Dublino ci saranno 45.000 spettatori, il test sarà valido anche per la tenuta comportamentale, in vista della bolgia di Glasgow. D’altra parte, troppo avanti Lippi non vuole guardare. Delle tante assenze, quella di Buffon pesa di più («non sono tipo che si piange addosso, ma questa non è una sola partita» dice del portierone fermo almeno due mesi); e quanto ai ‘casi’, anch’essi in azzurro sottoposti alla legge del turn over, è il turno di Cassano. «Non era al top dal punto di vista fisico e della serenità – la conclusione di Lippi – l’ho sentito, gli ho detto di stare tranquillo e risolvere i suoi problemi di contratto. Sa che il suo futuro qui.


Prolungare la situazione di incertezza alla Roma? Mi auguro davvero di no…». Il pass per i Mondiali, per la nazionale e per ciascuno dei 23 azzurri, si conquista solo superando ogni cavillo.



EIRE-ITALIA;


FORMAZIONI



DUBLINO, Probabili formazioni di Eire-Italia, partita amichevole in programma oggi ore 20.30 (14:30 ora del Venezuela).


EIRE (4-4-2): 1 Given, 2 O’Shea, 4 Cunningham, 5 O’Brien, 3 Carr, 7 Duff, 6 Andy Reid, 11 Kilbane, 8 Holland, 9 Morrison, 10 Elliott (12 Kenny, 13 Colgan, 14 Breen, 15 Harte, 16 Steven Reid, 17 Finnan, 18 Dunne, 19 Miller, 20 Kavanagh, 21 Quinn, 22 Doherty). All.: Kerr.



ITALIA (4-3-3): 1 Roma, 2 Zaccardo, 5 Cannavaro, 6 Nesta, 3 Zambrotta, 4 Gattuso, 10 Pirlo, 8 De Rossi, 11 Vieri, 9 Gilardino, 7 Del Piero (12 De Sanctis, 13 Materazzi, 14 Barzagli, 15 Grosso, 16 Diana, 18 Barone, 19 Mesto, 20 Toni, 21 Iaquinta, 22 Guardalben). All.: Lippi.


Arbitro: Paulo Costa (Por).