Concessa l’estradizione per l’etiope Issac


ROMA – Solo la corte di Cassazione può evitare a Hamdi Adus Issac, l’etiope che ha ammesso di essere uno degli attentatori di Londra del 21 luglio scorso, l’estradizione in Gran Bretagna dove rischia la pena dell’ergastolo. La corte di appello di Roma ha dato ieri il via libera alla consegna del detenuto subordinandola, tuttavia, ad un termine che non può superare i 35 giorni. Un arco di tempo, questo, necessario per completare le attività investigative sull’uomo che, nella capitale, era finito in manette il 30 luglio scorso con le accuse di associazione con finalità di terrorismo e detenzione di un falso documento. Proprio ieri, tra l’altro, si è appreso che nella casa di via Ettore Rota in cui si era rifugiato Issac fu trovata anche una mappa della metropolitana di Parigi. Issac, che fin dall’arresto si era opposto all’estradizione, può ora confidare solo nel giudizio della suprema corte, alla quale il suo difensore, Antonietta Sonnessa, si rivolgerà nei prossimi giorni, per sottrarsi alla magistratura inglese. Il parere della Cassazione potrebbe arrivare entro la metà di settembre. I giudici romani hanno sconfessato la linea difensiva: la documentazione arrivata da Londra, fonti di prova comprese, è «assolutamente esaustiva» e non insufficiente come rivendicato dal legale dell’etiope.