“Sbagliato difendere le icone nazionali”


ROMA – Dopo l’invito alle dimissioni dell’Economist, nuove critiche al governatore di Bankitalia Antonio Fazio sono venute da un editoriale del Financial Times.


In un articolo intitolato “E’ sbagliato difendere le icone nazionali’’ – e che inizia con la citazione del film ‘Totò truffa’ e dei tentativi di vendita della Fontana di Trevi- il quotidiano della city elenca “gli esempi più clamorosi’’ che si stanno verificando a livello internazionale per difendere gli ‘affaire d’etait’ (interessi nazionali): dalla campagna del primo ministro francese Dominique de Villepin contro la vendita di Danone alla PepsiCo, al sabotaggio dei senatori americani dell’offerta cinese su Unocal, fino al caso Fazio e all’operazione Antonveneta.


“I grandi ‘nazionalisti dell’economia’ – si legge – interferiscono nei mercati prima che, chiunque altro, aziende od autorità che siano, possano intervenire per tentare di difendere gli assetti nazionali dalle acquisizioni straniere’’.


In questo quadro di protezionismo economico “i ‘nazionalisti del mercato’ non sono mai i proprietari delle aziende che scelgono poi di difendere’’. In Italia oggi “il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio è sotto pressione perchè si dimetta dopo l’accusa di aver favorito offerte nazionali contro quelle straniere nella battaglia per il controllo di due banche’’.


L’Italia si colloca così nello stesso filone francese ed americano, di difesa di falsi ‘gioielli della corona’. Perchè “è francamente insignificante e trascurabile’’ la minaccia che potrebbe recare al sistema finanziario italiano il passaggio di Antonveneta all’olandese Abn.


Secondo il giornale della City, “le tesi dei nazionalisti economici sono ben provate’’ perchè si basano sulla natura strategica dei campioni nazionali, la cui importanza è tale che non possono essere lasciati a semplici “babbei’’ stranieri, o nel ritratto che fa il quotidiano francese ‘Le Figaro’ di Pepsico “al mostro americano’’.


“Il nazionalismo economico – conclude il giornale – oltre a danneggiare le aziende colpisce anche gli azionisti che di certo non scoppieranno a ridere come se avessero appena finito di vedere una gag di Toto’’.