Gaza, prosegue l’evacuazione forzata, i soldati irrompono in sinagoghe


NEVE DEKALIM, Striscia di Gaza – Le forze israeliane hanno fatto irruzione ieri in due sinagoghe in altrettanti insediamenti ebraici a Gaza per sgomberare centinaia di persone che manifestano contro il piano di ritiro del premier Ariel Sharon.


I militari hanno abbattuto la porta dell’edificio nell’enclave di Kfar Darom poco dopo che altri soldati aveva fatto irruzione in una sinagoga di Neve Dekalim, il più grande insediamento di Gaza, cercando di portare via centinaia di giovani ultranazionalisti che si sono afferrati gli uni agli altri per resistere all’evacuazione.


I giovani sono entrati nella sinagoga di Neve Dekalim , quando Israele ha iniziato il ritiro forzato dei coloni da alcuni dei 21 insediamenti di Gaza di cui è stata decisa l’evacuazione.


Gli oltranzisti hanno ignorato un ultimatum di un comandante della polizia, annunciato con un megafono, che intimava loro di andarsene e salire a bordo di alcuni autobus in attesa fuori dalla Striscia di Gaza.


Un’ora e mezza dopo, agenti della polizia paramilitare di confine israeliana in tenuta antisommossa si sono riversati nella sinagoga di Kfar Darom, dove centinaia di coloni e di loro sostenitori si sono seduti sotto i tavoli e hanno intrecciato le braccia nel tentativo di evitare di essere divisi e sgomberati dalla polizia.


I militari hanno evacuato anche altre centinaia di loro che si sono rifugiati sul tetto, della sinagoga portando sul posto cannoni ad acqua e una gru per sollevare un’enorme gabbia piena di agenti di frontiera fino al tetto e allontanare i manifestanti.


Israele ha in programma di completare l’evacuazione di Neve Dekalim, come pure di numerose altre enclave. L’esercito ha finora rimosso tutti i civili da sei insediamenti.


Funzionari israeliani dicono che il ritiro da Gaza sarà probabilmente completato entro martedì. Se così fosse, avrà richiesto meno della metà del tempo indicato dalle più ottimistiche delle precedenti previsioni.


Colonne di militari sono entrate nell’insediamento di Kfar Darom, nel secondo giorno dell’operazione che porrà fine a 38 anni di occupazione del territorio.


In una grande dimostrazione di forza, colonne di soldati e poliziotti lunghe fino a un chilometro e mezzo hanno marciato all’interno di Kfar Darom da due punti di ingresso senza incontrare resistenza sul momento.


Alcuni dei soldati avevano dei manganelli nei loro zaini. In quella che l’esercito ha detto essere una brigata di circa 2.000 fra uomini e donne, ci sono anche poliziotti a cavallo.