Scontro Alitalia-Sult, interviene il Garante

ROMA – Il Garante scende in campo per tentare fino all’ultimo una soluzione che impedisca lo sciopero di due giorni minacciato per fine mese da hostess e steward Alitalia. La Commissione di Garanzia sugli scioperi ha infatti convocato per lunedì sindacato e azienda per tentare una conciliazione dopo che era inutilmente scaduto l’ultimatum di 5 giorni lanciato al Sult per revocare la protesta che cade il 30 e 31 agosto, in pieno rientro dalle vacanze degli italiani.


La data dello sciopero di 48 ore si sta infatti avvicinando senza nessuno spiraglio che possa far ipotizzare un ripensamento del maggior sindacato di rappresentanza degli assistenti di volo Alitalia. Anche oggi il Sult è infatti tornato a chiedere un intervento del governo, un cenno dal Parlamento, una dimostrazione della volontà di cercare una mediazione nello scontro che si è creato tra Alitalia e il sindacato delle hostess e steward dopo che la compagnia lo ha cancellato dalla lista delle sigle sindacali accettate come controparte negoziale. Il Sult ha infatti inviato una lettera al presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere e del Consiglio, per chiedere ancora “un intervento per rimuovere le cause che hanno determinato questa gravissima situazione di conflitto”. A fianco degli assistenti di volo sono scesi in campo anche gli uomini radar, che hanno a loro volta inviato una lettera ai rappresentanti delle massime istituzioni dello Stato in cui si chiede un intervento per evitare “abusi e discriminazioni”.


La convocazione del Garante, allo stato attuale, non sembra convincere il Sult che spera invece in un tentativo di conciliazione del governo. La scelta di convocare separatamente Sult e Alitalia “non si può considerare un tentativo di conciliazione”, commenta il coordinatore nazionale del Sult, Paolo Maras, che aggiunge: “Quello di lunedì sarà un incontro con il Garante ma, per quanto ci riguarda, la posizione della Commissione la conosciamo già”. Altri atti, da parte della Commissione, infatti, non sono attesi. Se l’incontro di lunedì andrà a vuoto, infatti, all’Authority non resterà che deliberare l’invito al sindacato alla sospensione dello sciopero che, secondo l’organismo, è illegale in quanto cade nel periodo di franchigia. Se lo sciopero verrà confermato al Garante non resterà che prendere, ex post, i provvedimenti del caso: la sospensione di una o due giornate dal lavoro per chi vi partecipa e, per l’organizzazione, una multa e/o la revoca dello status di controparte negoziale che, tuttavia, il Sult ha già perso ed è il motivo dello sciopero. Resta la precettazione che però spetta al governo. Anche in questo caso, però, il Sult ha già lanciato il suo avvertimento: se la risposta politica sarà la precettazione lo sciopero avrà ancora meno possibilità di essere revocato.