Prodi chiude la questione morale «Sui Ds polemiche immotivate»


ROMA «E’ ora di dire basta. Invito tutti gli esponenti dei partiti dell’Unione a chiudere questa polemica. Stiamo trasmettendo agli italiani un’immagine distorta della realtà». Così Romano Prodi in un’intervista pubblicata ieri dal quotidiano dei Ds «L’Unità» stoppa le polemiche sviluppatesi nelle ultime settimane sulla vicenda Unipol. E a proposito del segretario della Quercia, Piero Fassino, Prodi aggiunge: «Non ho bisogno di ripetere il riconoscimento che tutti, e giustamente, fanno dell’integrità personale e indiscutibile di Piero Fassino». Dichiarazione accolta immediatamente con soddisfazione dal resto della coalizione, Ds in testa: «Questa di Prodi – commenta il capogruppo della Quercia alla Camera Luciano Violante – è una dichiarazione fondata, da leader dell’Unione. Ora tutte le componenti della coalizione ne facciano tesoro». Sollievo anche nei Verdi, che per voce del loro presidente Alfonso Pecoraro Scanio dichiarano: «Era ora che si chiudesse una vicenda durata sin troppo. E’ giusto interrogarsi sui rapporti tra politica e economia, ma mettersi a fare rilievi ai Ds per la vicenda Unipol quando in Italia esiste il monumentale conflitto d’interessi rappresentato da Berlusconi mi sembra davvero inutile». E Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti italiani: «Le affermazioni di Romano Prodi sono pienamente condivisibili. Era ora che il leader della coalizione si esprimesse sulle inutili e pretestuose polemiche di questi giorni. Adesso è il momento di pensare al programma mettendo da parte la voglia di polemizzare, dettata spesso più dallo spirito autolesionistico delle primarie che dalla necessità di affrontare un dibattito serio sui problemi del paese». Ma la Margherita, in una nota ufficiale, sembra non voler chiudere così facilmente la questione: «Auspichiamo che anche i differenti giudizi che si sono registrati negli ultimi tempi su vicende economico-finanziarie vengano ricondotti nelle prossime settimane a posizioni unitarie dell’intero centrosinistra».


Entrando nel merito della questione – e cioè la scalata della assicurazioni Unipol alla Bnl – Prodi, nell’intervista all’Unità, spiega: «Si ragiona come se il sistema cooperativo fosse un sistema con minore dignità, mentre le cooperative svolgono un ruolo di fondamentale importanza nell’economia italiana. Anche nel sistema creditizio Unipol ha impostato una strategia di sviluppo molto vigorosa nel settore assicurativo, prima di entrare nel settore bancario: una strategia banca-assicurazioni che io non posso e non voglio giudicare. Le valutazioni sul realismo e la redditività di questo disegno non spettano al politico. Ma certo nessuno può contestare che sia legittimo». C’è spazio anche per un commento sulla vicenda Bankitalia. Richiesto se sia opportuno sostituire Antonio Fazio dalla carica di governatore, Prodi risponde: «Certamente il paese sta subendo un danno oggettivo da questa sua indecisione».