L’Udinese entra nella storia Per la prima volta in Champions


UDINE – L’ Udinese entra meritatamente nella fase finale di Champions per la prima volta nella sua storia, confermando in casa la vittoria dell’ andata sullo Sporting Lisbona, al termine di una gara intensa, che sembrava chiusa dopo mezz’ ora ma che ha avuto la fiammata decisiva negli ultimissimi minuti.


L’ undici di Cosmi approfitta anche di un rigore dubbio concesso dall’ arbitro, ma subisce il ritorno dei lusitani nel secondo tempo, che però non sono mai apparsi irresistibili.


Formazione più guardinga rispetto a quella di Lisbona quella schierata da Cosmi, con Barreto in panchina e Vidigal a supportare a sinistra Di Natale e Iaquinta. Jose Peseiro presenta la coppia d’ attacco Liedson-Douala, che non riescono a superare la muraglia costituita dal capitano Bertotto (stoicamente fasciato a ricordo dei 40 punti di sutura rimediati all’ andata) e soprattutto da Natali, perfetto negli anticipi. Così i biancoverdi si limitano a cercare all’ inizio sterili conclusioni da fuori, mentre è l’ Udinese che fa il gioco.


La prima emozione viene da Muntari, che al 2′ colpisce il palo con un sinistro di esterno su cross di Iaquinta. La pressione friulana prosegue e dieci minuti dopo confeziona un’ occasione spettacolare con Di Natale, che colpisce di tacco un cross di Muntari, dando vita a un pallonetto che prende l’ incrocio dei pali, ma l’ arbitro fischia fuorigioco. Un minuto dopo Iaquinta entra in area dalla sinistra e crossa basso, ma Ricardo riesce con la punta delle dita ad anticipare Di Natale.


Lo Sporting tiene la difesa alta riuscendo a mettere spesso in offside gli attaccanti bianconeri, e la partita cala di tono. Al 23′ la gara si sblocca, grazie a un rigore generosamente fischiato dal signor Hauge per un presunto fallo di Ricardo su Iaquinta, penetrato in area su lancio di Muntari e caduto dopo aver superato il portiere.


Ai più sembra che il numero nove friulano abbia accentuato la caduta, tanto che l’ arbitro non ammonisce nemmeno l’ estremo difensore portoghese. Fatto sta che Iaquinta si ripresenta dopo 15 giorni sul dischetto, e come 15 giorni fa batte da manuale sulla sinistra del portiere, spiazzandolo nettamente.


Lo Sporting non reagisce e così al 35′ sembra naturale il 2-0, firmato da Natali che, abbandonata la difesa, giganteggia nell’ area avversaria colpendo di testa un corner battuto con precisione da Muntari e infilando la sfera a destra di Ricardo.


Il «Friuli» è una bolgia festosa, e i tifosi inneggiano alla vittoria ormai certa e al passaggio all’ elite europea. Ma i bianconeri evidentemente gradiscono complicarsi la vita, e quattro minuti dopo subiscono il 2-1 dal camerunese Douala, che con un destro basso secco dal limite sinistro dell’ area sorprende De Sanctis.


La prima frazione si chiude con i reclami dell’ Udinese per un dubbio fallo in area su Muntari al 40′, ma l’ arbitro norvegese non infierisce.


La ripresa inizia con lo Sporting all’ arrembaggio. Le giocate si fanno più dure, e a farne le spese sono gli uomini d’ ordine come Obodo e Di Natale. Ma la pressione fa guadagnare ai portoghesi solo una punizione dal limite al 2′ che Edson calcia di sinistro rasoterra e che De Sancitis tocca in corner. In questa fase i bianconeri friulani alleggeriscono spesso su Iaquinta, che però non è così concreto come nel primo tempo, anche perché su di lui i difensori non vanno per il sottile.


Al 17′ una serpentina in area di Di Natale che si libera per un tiro che attraversa lo specchio della porta. Due minuti dopo Beto in area di testa sfiora ma De Sanctis para. Sempre Di Natale, al 21′ dalla trequarti fa partire un destro che sfiora il palo portoghese. Al 25′ esce Muntari ed entra Mauri, che subito tira un sinistro alto di poco sulla traversa. Peseiro butta dentro tutti gli attaccanti che può e il gioco si fa più confuso e falloso. Ma l’ Udinese resta più equilibrata e, anche se con affanno, respinge le folate offensive portoghesi.


Quando sembra che la stanchezza stia per prevalere, all’ ultimo minuto avviene la fiammata finale: al 46′ è il nuovo entrato Barreto che in scivolata insacca su cross basso.


Sembra la mazzata finale, ma un minuto dopo Pinilla butta dentro di forza dopo una percussione confusa dei lusitani. C’ è il tempo di assistere anche a una traversa piena di Obodo, sul rovesciamento di fronte.


Sono le ultime emozioni di una gara che sembra non finire più. Ma alla fine l’ Udinese entra nella storia sulle note della Marcia di Radetsky diffusa dagli altoparlanti.


Gli amici di Cosmi: “Con Serse fino a Tokyo”


 «Serse fino a Tokyo»: è lo striscione che gli amici di Serse Cosmi hanno esposto nello stadio Friuli prima della partita di ritorno dei preliminari di Champions League tra Udinese e Sporting Lisbona.


Gli amici di Cosmi – in tutto 56 – sono giunti oggi da Perugia in pullman, ospiti dell’ allenatore bianconero che tredici anni fa aveva fatto loro una promessa. «Se giocherò in Champions League – aveva detto Cosmi – sarete miei ospiti, per il viaggio e tutto il resto, dovunque giocherà la mia squadra. E farò la stessa cosa – aveva aggiunto scherzando – se giocherò la finale della Coppa Intercontinentale», che quell’ anno si giocava appunto a Tokyo.


Con lo striscione gli amici del tecnico bianconero «hanno voluto ricordare quella promessa e – spiega Lauro Fin occhi, uno del gruppo perugino – ad augurargli di giocare quella finale». Gli amici di Serse Cosmi sono entrati allo stadio Friuli indossando tutti una maglietta bianca con la scritta «Udinese-Sporting Lisbona: io c’ ero» e con, sulle spalle, un grosso stemma del Serse Cosmi Fans Club con il «cappellino della solidarietà». Su un altro striscione, il gruppo perugino ha scritto «Ponte S. Giovanni c’é» ricordando il paese di origine del tecnico «che – sottolinea Bruno, 57 anni – è sempre un amico, oggi come quando, a 21 anni, allenava la squadra del bar Bruno». .


UDINESE-SPORTING LISBONA 3-2


Udinese (3-5-2): De Sanctis, Bertotto, Natali, Felipe; Zenoni, Obodo, Muntari (25′ st Mauri), Vidigal, Candela; Di Natale (36′ st Barreto), Iaquinta. (12 Paoletti, 6 Sensini, 39 Juarez, 27 Motta, 20 Rossini). Allenatore: Serse Cosmi.


Sporting (4-1-3-2): Ricardo, Rogerio (36′ st Pinilla), Polga, Beto, Tello (1′ st Edson); Rochenback; Moutihno, Sa Pinto (1′ st Deivid), Loureiro, Douala, Liedson. (1 Nelson, 13 Tonel, 15 Miguel Garcia, 18 Nani). Allenatore: José Peseiro. Arbitro: Hauge (Norvegia). Reti: Nel pt 23′ Iaquinta su rigore, 35′ Natali, 39′ Douala. Nel st 46′ Barreto, 47′ Pinilla. Recupero: 3′ e 3′ Ammoniti: Felipe e Bertotto per gioco falloso, Candela per proteste. Spettatori: 28 mila.


I GOL: – 23′ pt: Iaquinta lanciato da Muntari supera Ricardo e cade. L’ arbitro fischia il rigore, che lo stesso centravanti segna con un destro che spiazza il portiere. – 35′ pt: Corner dalla sinistra di Muntari per la testa di natali, che da centro area insacca all’ angolino basso alla destra di Ricardo. – 39′ pt: Douala si libera al tiro dal vertice sinistro dell’ area e con un destro rasoterra infila De Sanctis. – 46′ st: Da sinistra Obodo crossa basso verso il centroarea dove Barreto in scivolata segna. – 47′ st: Al termine di una percussione confusa in area bianconera, Pinilla irrompe e segna a pochi passi dalla porta.