Carte di credito, via al sistema antifrodi

ROMA – Arriva un nuovo sistema antifrode per le carte di pagamento. Il nuovo servizio, istituito dal Tesoro e pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, punta a prevenire, sul piano amministrativo, i casi di frode con carte di credito e di debito. Il nuovo sistema raccoglierà ogni tipo di informazione utile proveniente da società, banche e intermediari finanziari che emettono le carte di pagamento o che gestiscono le reti commerciali convenzionate. Una volta raccolti, i dati vengono inseriti in un database gestito dal ministero dell’Economia, che verrà alimentato anche da informazioni provenienti dai punti vendita o dei rappresentanti degli esercizi commerciali cui è stata revocata la negoziazione con carte di pagamento per motivi di sicurezza o “per condotte fraudolente denunciate”.


Nell’archivio finiranno anche i dati delle transazioni non riconosciute dai titolari delle carte e quelli relativi agli sportelli automatici manomessi. Il fenomeno delle frodi o delle clonazioni delle carte “plastificate” in Italia è in continuo aumento. Secondo la Cpp, la multinazionale inglese leader in Europa nell’assistenza e protezione delle carte di pagamento, “sono oltre 4 milioni le carte elettroniche, su un totale di 48 milioni, che nel 2004 sono state usate in modo improprio mentre è aumentato del 25% il numero delle plastic card bloccate a seguito di smarrimento o furto”. La Cpp stima inoltre che “l’ammontare degli illeciti compiuti nell’ultimo anno nel nostro paese è pari a 36 milioni di euro, corrispondenti allo 0,1% dell’intero ammontare delle transazioni”.


L’ipostesi di ritrovarsi con una carta di credito clonata sembra però non spaventare più di tanto gli italiani, che preferiscono di gran lunga spendere usando sistemi di pagamento elettronici: “Dal 2000 ad oggi – spiega la Cpp – il numero delle carte di credito in circolazione è raddoppiato e solo nel 2004 ha messo a segno una crescita del 9%. E, a fine del 2004, le carte di credito e di debito attive in Italia sono 48 milioni”.