Chiesti due miliardi a DB e Ubs


MILANO – La Parmalat ha avviato una richiesta di risarcimento per oltre 2 miliardi di euro nei confronti dell’ istituto di credito elvetico Ubs e di Deutsche Bank. Lo si apprende da fonti bancarie che specificano come l’azione risarcitoria inoltrata dal commissario straordinario Enrico Bondi riguardi soltanto l’attività svolta dalle due banche per il gruppo alimentare di Collecchio nel corso del 2003.


L’iniziativa legale, secondo quanto possibile apprendere, sarebbe stata avviata presso il tribunale di Parma. Secondo la tesi di Collecchio, in particolare l’istituto di credito tedesco più che Ubs, così come altri cui sono stati chiesti risarcimenti, lungo l’arco del 2003 avrebbe emesso obbligazioni per il colosso alimentare ottenendo però al contempo – allo scopo quindi di rientrare il più possibile dei rischi e quindi dimostrando secondo il commissario straordinario di essere a conoscenza del reale stato di pre-crac del gruppo – di svolgere la funzione di advisor in alcune operazioni, di ottenere dei mandati per vendere alcune controllate estere di Parmalat ed altri servizi da cui ottenere forti commissioni. Peraltro, alcuni manager avrebbero operato per il gruppo di Collecchio e, in diversi periodi, sia per Ubs sia per Deutsche Bank. La nuova iniziativa di Enrico Bondi, che ha inoltrato la propria richiesta al tribunale di Parma, segue l’analoga azione risarcitoria di 4,4 miliardi di euro rivolta poche settimane fa a Unicredit e JP Morgan.