Serie B, i comuni alle società: niente gare il sabato pomeriggio


MILANO. «No» confermato alle gare di sabato pomeriggio: i comuni delle società di serie B aderenti alla «linea dura» (la stragrande maggioranza) stanno cominciando a inviare ai club delle loro città comunicazioni in cui ribadiscono l’intenzione di non concedere gli stadi per quel momento della settimana, e invitano i presidenti a intervenire sulla Lega Calcio perché modifichi il format del campionato di B.


E dalla Lega viene inviata una precisazione: in caso di impossibilità di giocare al sabato pomeriggio negli stadi delle società interessate, la Lega non può che attenersi a quanto disposto da una delibera in proposito. Vale a dire: niente spostamento ad altra ora della stessa giornata, o si trova un altro stadio in cui giocare allo stesso giorno e alla stessa ora, o la partita viene rinviata a data infrasettimanale da destinarsi.


A quanto si è appreso, ai club è già arrivata via fax la «risoluzione» contro le gare al sabato pomeriggio adottata ieri dai Comitato dei sindaci contrari riunitisi a Piacenza (erano in 15, con l’adesione di altri 3).


In più, i singoli comuni stanno facendo partire le loro specifiche comunicazioni. Per quanto riguarda le squadre lombarde impegnate sabato in casa nel primo turno di campionato, una lettera del comune di Bergamo è stata ricevuta dall’Albinoleffe, che sabato ospita il Rimini, e quella del comune di Brescia è in partenza per la squadra di Corioni, che gioca subito in casa un derby con la neopromossa Cremonese. Atalanta e Mantova giocano fuori casa, rispettivamente contro Cesena e Modena.


Il comune di Verona ha deliberato di non concedere lo stadio «Bentegodi» negli orari pomeridiani del sabato. Una decisione che di fatto blocca le partite del Verona Hellas che, secondo le indicazioni della Lega Calcio, dovrebbero avere inizio, come in tutti i campi della serie B, alle 15. La decisione della giunta scaligera è legata a motivi economici e di sicurezza pubblica. Attorno all’ovale sportivo del Bentegodi ogni sabato si anima il più grande mercato della provincia, e la presenza nel quartiere di scuole farebbe coincidere la partenza degli studenti pendolari con l’arrivo in stazione dei tifosi delle formazioni avversarie del Verona. La delibera odierna potrà avere applicazione tuttavia a metà settembre perché la prima partita di campionato contro l’Avellino, è stata anticipata a venerdì, e successivamente l’Hellas sarà impegnato in trasferta.


Un altro no alle partite di sabato arriva da Modena. La posizione è stata ribadita ieri dall’assessore allo Sport Antonino Marino, che ha ricevuto insieme i rappresentanti della tifoseria e gli esponenti degli enti che promuovono e organizzano lo sport di base, Uisp, Csi e Aics. Tutti hanno chiesto al Comune di fare il possibile per ottenere lo spostamento della partita al sabato sera o alla domenica pomeriggio, per evitare la concomitanza con le attività sportive di base che a Modena, come in altre città, coinvolgono migliaia di persone. Ancor più articolate le motivazioni espresse dalle associazioni economiche, preoccupate delle conseguenze negative per le loro attività.