Il disastro arriva dopo Katrina Inondata New Orleans, 80 morti


WASHINGTON – Sembrava che il peggio fosse passato. E invece. Ieri sono morte almeno 50 persone nello stato del Mississippi, molte delle quali nel crollo di un edificio nella città di Biloxi. E New Orleans è stata sommersa da sei metri d’acqua in seguito alla rottura degli argini sul lago Pontchartrain. Questo disastro si è verificato quando ormai Katrina era passato da ore, dirigendosi verso nord. La furia dei suoi venti era ormai notevolmente calata, ma la coda di piogge torrenziali che ne ha seguito la scia è bastata per mettere in ginocchio la città, allagata per l’80% della sua estensione, e tutta la Louisiana.


Il bilancio complessivo delle vittime di Katrina ascende adesso ad almeno 80, ma questo computo è assolutamente provvisorio, come quello dei danni materiali. Lunedì si parlava di 26 miliardi, ieri la società tedesca Muenchener Rueck, leader mondiale nel settore delle riassicurazioni nota per l’accuratezza dei suoi calcoli in special modo nel campo delle catastrofi naturali, ha fornito una stima di 15-20 miliardi di dollari di danni. Si contano inoltre 100 mila senzatetto, e numerose persone costrette a restare lontano dalle loro case per un tempo indefinito. Si è avuto notizia di casi di sciacallaggio in case abbandonate e sventrate dalla tempesta; le autorità di New Orleans hanno risposto instaurando la legge marziale.


Katrina, ormai declassato da uragano a tempesta tropicale, dopo aver devastato la Louisiana si è inoltrato sul Mississippi e l’Alabama, in direzione nord-est. Attualmente, sono otto gli Stati minacciati: oltre ai due citati e alla Louisiana, anche Tennessee, Kentucky, Georgia, Ohio, West Virginia. Ma è assai improbabile che si raggiunga il livello di distruzione avutosi in Louisiana, e in particolare a New Orleans, dove – a ieri pomeriggio – ancora 10 mila persone restavano rifugiate nello stadio Superdome. «Abbiamo letteralmente estratto decine di persone dall’acqua – ha dichiarato ieri il governatore della Louisiana, Kathleen Blanco – e sappiamo che ce ne sono altre centinaia bisognose di aiuto. Il momento è critico. Abbiamo imbarcazioni che stanno avventurandosi nei diversi quartieri. Nella parte est di New Orleans sono centinaia e centinaia le case inondate dall’acqua. Sono in corso massicce operazioni di ricerca e salvataggio».


Lunedì la Casa Bianca ha sbloccato i fondi federali per le zone alluvionate. Ieri il presidente George W. Bush ha invitato i suoi concittadini a soccorrere le comunità colpite dalla tempesta. «Faremo di tutto – ha detto Bush – per aiutare le persone colpite dalla tornado, ma c’è molto lavoro da fare. Tante persone hanno bisogno del vostro aiuto. Visitate i siti della Cri: troverete le indicazioni per offrire la vostra solidarietà ai cittadini americani colpiti dall’uragano». Bush ritornerà a Washington oggi, due giorni prima del previsto, per sovraintendere all’opera di soccorso.