Prezzi, l’allarme di Intesaconsumatori “Dopo le vacanze, stangata di mille euro”

ROMA – Una stangata da mille euro aspetta gli italiani al rientro dalle ferie. E’ quanto denuncia Intesaconsumatori in una nota, anticipando i risultati di uno studio sulle variazioni di prezzo di 100 prodotti e servizi di largo consumo e tariffe che saranno resi noti oggi, a pochi giorni dal quinto sciopero della spesa, fissato per il 14 settembre.


“I quasi 1.000 euro di stangata che attendono le famiglie italiane al rientro dalle ferie – spiegano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – sono solo una parte delle sofferenze che denunceremo. Siamo inoltre lieti per l’inattesa decisione delle altre associazioni dei consumatori di ritornare a Canossa e scendere finalmente in campo al fianco dei cittadini dopo quattro anni di ‘amorosi sensi’ con un governo che ha portato allo sfacelo l’Italia ed i diritti dei cittadini, il cui culmine è rappresentato dal decreto Salvacompagnie che ha permesso forti aumenti delle tariffe Rc Auto nonché forti dividendi agli azionisti”. “Ciò – è la previsione dell’Intesa – renderà ora più compatto il fronte di coloro che il 14 settembre parteciperanno alle iniziative di dissenso organizzate dall’IntesaConsumatori non solo a Roma, ma anche a Reggio Emilia e Catania in Via Etnea, dove tra l’altro ci saranno distribuzioni gratuite di prodotti agricoli e di beni quali lampadine a basso consumo elettrico”.


Tra le voci che, rispetto al passato, hanno sensibilmente aumentato i loro peso sulle tasche degli italiani figurano la bolletta idrica, che – sostiene Intesaconsumatori – costano alle famiglie della penisola, in media, 450 euro l’anno. “Sommando questa spesa a quella per energia elettrica e gas – scrivono le associazioni dei consumatori – si arriva a un esborso annuale di 1.716 euro, pari a 143 euro al mese”. Dalle tabelle riassuntive dei risultati della ricerca, sviluppata dall’ Osservatorio nazionale tariffe e servizi di Federconsumatori, emerge che i costi per la fornitura d’acqua alle famiglie sono aumentati nell’ultimo decennio del 46,40%, circa il doppio del tasso di inflazione registrato nello stesso periodo. Aumenti analoghi per le imposte sui rifiuti, cresciute dal 1997 di quasi il 40%, contro un indice dei prezzi aumentato del 19,08%.