Fazio indagato, ma resta in sella

ROMA – Antonio Fazio incassa la fiducia del Consiglio Superiore della Banca d’Italia, nel giorno in cui si diffonde la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’atti d’ufficio nella vicenda Antonveneta e viene superato senza scontri il passaggio della riunione del Cipe pre-finanziara. Il Governatore e’ stato regolarmente invitato e si e’ cosi’ evitato di ripetere lo ‘strappo’ di Washington con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Alla riunione di Governo, pero’, Fazio, impegnato nella riunione del consiglio, ha pero’ delegato il vicedirettore generale Pierluigi Ciocca. La conferma della fiducia a Fazio da parte della maggior parte dei componenti del consiglio e’ giunta due ore prima della notizia dell’iscrizione del Governatore nel registro degli indagati dai primi giorni di agosto nell’ambito della vicenda Antonveneta. Per ora nessuna indicazione e’ trapelata sulla data dell’interrogatorio, che potrebbe anche avvenire nei prossimi giorni. L’accusa e’ abuso d’ufficio, la stessa per la quale e’ stato indagato anche il responsabile dell’area vigilanza di Palazzo Koch, Francesco Frasca. Nell’ambito della vicenda Antonveneta sono indagati dai magistrati romani l’ex ad di Antonveneta, Gianpiero Fiorani, per i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all’autorita’ di vigilanza, e Giovanni Benevento, ex presidente della Popolare italiana. Nella riunione odierna del consiglio, convocata fin dallo scorso luglio in via ordinaria, la ”maggior parte dei componenti” ha manifestato ”espressioni di fiducia nei confronti del Governatore”, si legge in una nota diffusa al termine dell’incontro, iniziato intorno alla 10,30 del mattino per chiudersi, dopo pranzo, intorno alle 16. ”Paolo Emilio Ferreri, nella sua qualita’ di membro anziano – prosegue Palazzo Koch – dichiara che, sentiti tutti i consiglieri, nessuno di essi ritiene la ricorrenza di motivi che richiedano la convocazione del consiglio in seduta straordinaria”. Fra gli assenti alla riunione, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, ci sarebbe Roberto Ulissi, il rappresentate del Tesoro a Palazzo Koch. Plaudono alla posizione assunta dai consiglieri i senatori Luigi Grillo (FI) ed Ivo Tarolli (Udc). ”Ancora una volta il Consiglio superiore della Banca d’Italia ha dimostrato equilibrio e saggezza, manifestando un grande rispetto per un’istituzione che ancora oggi e’ l’onore del nostro Paese nel mondo”, commenta Grillo, fra i piu’ fedeli sostenitori del Governatore. Gli fa eco Tarolli mettendo in evidenza come la posizione del consiglio ”va interpretata in unico senso: vale a dire il riconoscimento e la conferma della correttezza dell’operato del Governatore”. Il segretario del Falbi, Luigi Leone, chiede invece che venga chiarito se ”quanto dichiarato risponde a una delibera assunta dal Consiglio o se e’ il risultato di colloqui privati con gli altri Consiglieri”. Impegnato a presiedere il consiglio, il governatore non ha preso parte alla riunione del Cipe per l’approvazione della della Relazione Previsionale e Programmatica che precede il consiglio dei ministri che deve approvare la Finanziaria. Fazio e’ stato regolarmente invitato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che effettua gli inviti su delega del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. A Palazzo Chigi al posto del Governatore si e’ pero’ recato Pierluigi Ciocca, vicedirettore dell’istituto.