Cgie: Il nostro voto resta sempre più un tema scabroso


SAN PAOLO – Durante i giorni 6, 7 e 8 di questo mese, a San Paolo del Brasile si riunirà la Commissione Continentale del Cgie. Tema di questo incontro, anche se non citato, i problemi inerenti alle prossime elezioni politiche italiane, quando per la prima volta gli italiani all’estero potranno votare ed eleggere i propri rappresentanti al Parlamento.


Sembra che finalmente qui all’estero si sia capito che oggi in Italia il panorama politico è ben differente da quello lasciato al momento dell’espatrio. Come ha ben detto l’on. Gianni Pittella, parlamentare europeo, in una recente visita a San Paolo, quando si è incontrato con i rappresentanti della Comunità locale:


– Oggi in Italia, come in Inghilterra e negli Stati Uniti, esiste il bipartititsmo. L’arco costituzionale è praticamente costituito da due blocchi distinti: il centro destra e il centro sinistra, ognuno con i suoi progetti e i suoi principi.


Proprio su questo punto dovrà svolgersi l’incontro. Ancora non si è iniziato, ma già è cominciato un fitto interscambio di telefonate, contat-


Sud. Il tempo ormai stringe. Nella primavera del prossimo anno ci sarà l’appuntamento alle urne.


Malgrado la convinzione espressa da molto nostri autorevoli connazionali residenti all’estero, che il nostro diritto al voto andrà in fumo, visto il comportamento di alcuni partiti politici che non si rassegnano a rinunciare ai 18 seggi destinati agli italiani all’estero, il nostro voto è ormai un diritto acquisito.


In questa riunione della Commissione Continentale del Cgie sicuramente si speculerà circa i candidati probabili che in liste distinte si presenteranno al vaglio delle urne. Tutt’ora non si sa’ se vi saranno liste continentali o locali.


La missione dei candidati, qualora vengano eletti, sarà quella di affermare dinnanzi all’elettore italiano in Patria, che gli emigrati devono essere rispettati, valorizzati e coinvolti democraticamente negli interessi e nelle strutture del loro Paese, essendo strumenti insostituibili dell’economia, del commercio e dell’interscambio sociale e culturale.