Dagli USA la moda dei cani in miniatura


Cosa succede nell’azionariato di Valentino «lo vedremo quando ci saranno le assemblee» afferma Michele Norsa, amministratore delegato della società quotata, interpellato alla sfilata della maison.


«Abbiamo grandi soddisfazioni dal mercato» afferma Norsa: complessivamente Valentino «quest’anno ha una crescita di fatturato del 20%, con un aumento di vendite per gli accessori (che rappresentano un quinto del giro d’affari) superiore a questa media, con una crescita nella vendita delle borse del 70%. Per alcuni prodotti, come la borsetta in maglia di cashmere grigio, c’è la lista d’attesa».


Il marchio Valentino punta in particolare sul Giappone che quest’anno è diventato il terzo suo mercato (primo quello Usa, secondo l’italiano), scavalcando la Francia: il primo dicembre verà aperto a Tokyo il nuovo negozio flagship (progettato dall’architetto Antonio Citterio), che segnerà l’avvio di un nuovo stile in tutti i punti di vendita della griffe.


Si sta cercandola strada giusta per lo stile Valentino Uomo. Nel suo rafforzarsi, il marchio, che è percepito come molto femminile, non ha ancora trovato la sua collocazione.Comunque, ormai, la moda di alta gamma e il lusso «per quanto ci riguarda sono usciti dalle difficoltà del dopo 11 settembre. La gente è tornata a spendere, è tornata a vivere, a uscire la sera: lo percepiamo nettamente. Gli unici elementi che possono turbare il nostro mercato sono, come sempre ormai, quelli che riguardano – conclude Norsa – eventi drammatici, come il terrorismo».