All’insegna della continuità per la Camera di Commercio Italiano-Venezolana


CARACAS.

– Nel segno della continuità. Nessuna frase può sintetizzare meglio l’esito delle votazioni che hanno portato alla elezione la nuova giunta direttiva della Cavenit. Un’elezione scontata, prevista da tempo, giá da quel marzo passato quando nella riunione per l’approvazione del bilancio venne fatto in anteprima il nome del futuro presidente: Giorgio Trevisi, a quel tempo vice-presidente.


Quell’incontro servì soprattutto a cambiare lo statuto della Cavenit, con il mandato che da due anni passava a tre, rinnovabile una sola volta. Un cambio deciso non per garantire una maggior governabilità, come accade quando si allungano i tempi, ma semplicemente per poter allineare le elezioni Cavenit a quelle di Assocamerestero (associazione che riunisce tutte le camere binazionali fuori dai confini italiani).


Infatti è a Pescara, durante la Convention mondiale delle camere di commercio italiane all’estero, che si sta giocando in questi giorni una delle partite piú importanti per il prossimo triennio Cavenit, perchè il Venezuela cercherà di diventare il paese capofila dell’area Acca.


L’area Acca è l’area andina-caraibica e centroamericana che riunisce le camere di Venezuela, Colombia, Perú, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Honduras, Ecuador. Qualora il Venezuela dovesse riuscire a diventare capofila, al posto della Colombia che fino ad ora ha svolto il compito egregiamente, dovrà gestire e coordinare il lavoro di tutte le altre camere per il prossimo triennio.L’area Acca è peró qualcosa di diverso rispetto ad una semplice unione : è il tentativo pioneristico di proporre tutta l’area andino-caraibica come un’unica grande regione che agisce all’unisono nei confronti del Sistema Italia, un’appendice in salsa tricolore all’ integrazione regionale, vera ossessione benigna dei paesi latinoamericani, troppo piccoli presi singolarmente per poter competere sui mercati internazionali


Ma torniamo all’elezione della nuova giunta direttiva, svoltasi al Centro Italiano Venezolano e seguito dal consueto pranzo sociale. La nuova giunta sarà così composta: presidente Giorgio Trevisi, primo vicepresidente Giovanni La Bella, secondo vicepresidente Lidia Bruttini, tesoriere Amedeo Di Lodovico, vice tesoriere Enzo Gandin.


All’evento erano presenti anche il consigliere d’ambasciata Marco Mattacotta, il presidente uscente Moises Maionica, il segretario Giuseppe Carruba, e come ospite esterno Miguel Peréz Abad, presidente dei Fedeindustria, organizzazione con la quale è stato siglato un importante accordo: dodici punti diretti a stringere sempre di piú i legami tra gli imprenditori italiani e Fedindustria, nel quadro di un rafforzamento inter-associativo, chiave strategica per lo sviluppo. Se l’accordo dovesse avere seguito verrà tralaltro fondato» un centro di ricerca e di studi settoriali che servirà a dare una visione puntuale sopra le possibilitá d’investimento tra Italia e Venezuela», con il fine di «promuovere l’interscambio commerciale con le regioni italiane e i suoi imprenditori». Un bel passo in avanti, aspettando che dalla Convention di Pescara arrivino buone notizie.