Unione alle primarie una valanga di voti

ROMA – Ieri, in Italia e all’estero, si sono svolte le primarie dell’Unione, che hanno fatto registrare un’affluenza oltre ogni aspettativa, tanto che in numerosi seggi le schede sono andate esaurite sin dalla mattinata. Alle 22 avevano votato più di tre milioni di persone, un dato definito da Prodi “al di là dei sogni”. Buona anche l’affluenza nei 139 seggi allestiti all’estero (14 in Sudamerica), almeno a giudicare da quanto avvenuto a Parigi (dove ha votato anche il celebre architetto Renzo Piano) e in Australia (2.200 votanti).


Proprio Romano Prodi, secondo le prime proiezioni, uscirebbe da trionfatore da questa consultazione inedita, almeno in Italia. Avrebbe ottenuto il 70% delle preferenze; ma i risultati definitivi si sapranno solo a mezzogiorno. In ogni caso, il dato che desta sorpresa è la partecipazione con cui è stato accolto questo appuntamento, con gente che, in vari casi, si è addossata più di un’ora di attesa prima di poter votare. “Qualcosa di straordinario è accaduto. Mai niente di simile in Europa. Siamo andati oltre ogni sogno” commentava un Prodi evidentemente lieto, che non si è risparmiato una stoccata al premier Berlusconi: “In tanti gli dicono vai a casa”. Il Cavaliere non ha perso tempo nel replicare; in una nota vergata di suo proprio pugno ha scritto: “Prodi ha un solo modo per vincere le elezioni: far votare solo quelli della sinistra, proprio come ha fatto oggi”.


Peraltro, in un giorno “di festa”, come l’ha definito prodi, si registra una velenosa polemica interna al centrosinistra, innescata da Clemente mastella. Il leader dell’Udeur – candidato alle primarie – ha gridato al boicottaggio ai suoi danni, parlando di pacchi di schede già votate per Prodi e minacciando l’appoggio esterno alla coalizione. “Lasciamo stare. È una festa tale per cui nessuna polemica può essere considerata seria” si è limitato a replicare Prodi.