Tutti pazzi per tatuaggi e piercing


Un messaggio al mondo che ci circonda, per raccontare un momento importante della nostra vita o mostrare il manifesto di ciò che siamo o abbiamo deciso di essere, affinché gli altri possano riconoscerci nell’infinita varietà del mondo.


Modelle, attori, personaggi politici, sono tutti pazzi per tatuaggi e piercing, la nuova tendenza che sta cambiando profondamente il costume della società.


Negli anni 80 il tatuaggio era sfoggiato da pochi impavidi come segno del fascino del proibito e della ribellione. Oggi sono sempre più numerosi coloro che si dilettano a stilizzare il proprio corpo con disegni e simboli tatuati, ma lo fanno per moda, tendenza, look. Ma siamo sicuri che piccole farfalline sulle spalle,rose arampicanti alle caviglie e bracciali da schiava sui polsi non ci stancheranno come il vestito della scorsa stagione?


Il tatuaggio e il piercing sono arti che vantano una lunga tradizione di valori e simboli di forte valenza comunicativa.



Il tatuaggio


Il tattoo, come oggi si definisce l’arte antica del tatuaggio, nasceva presso le popolazioni primitive dell’ Asia, Africa ed Oceania. In alcuni casi era una tecnica decorativa del corpo, per migliorare la propria immagine o distinguere i ruoli che i membri assumevano all’interno della tribù; in alcune tribù quello del tatuaggio era un atto sacro che accompagnava gli individui nel passaggio dalla vita terrena a quella spirituale. La scelta del simbolo era molto importante: dotato di un potere divino, avrebbe accompagnato l’individuo per tutta la vita, raccontando alla comunità la sua missione spirituale sulla terra.



La tecnica


In passato si utilizzavano due tipi di tecniche: la puntura e la cucitura. Nella prima dopo aver tracciato il disegno sulla pelle, lo si fissava con piccole punture molto vicine tra loro utilizzando un ago intriso di pigmenti colorati. Nel tatuaggio per cucitura,veniva fatto scorrere sotto pelle un filo impregnato di colore.


Oggi è in voga la tecnica ‘americana’: con una macchinetta elettrica ad aghi viene introdotto il colore sotto lo strato epidermico. Oltre a rendere il lavoro meno difficile, è la tecnica che risulta essere meno dolorosa, ma toglie al tatuaggio un valore culturale importantissimo: perchè nelle popolazioni tribali l’esperienza del dolore era un momento fondamentale della crescita dell’individuo, ovvero il superamento simbolico della morte.



Il piercing


L’arte di bucarsi il corpo, piercing, ha uno scopo più ludico che sacrale. Fin dall’antichità ornare il proprio corpo con oggetti preziosi, significava definire in modo palese la propria appartenenza ad un gruppo. Il piercing era utilizzato nell’antico Egitto come segno di distinzione di classe: riservato a pochi eletti, come i reali, era proibito alla gente comune. Anche i Maya solevano forare il corpo e il viso a scopo estetico: bucavano i denti e vi cementavano delle pietre.


Oggi i piercing torna ad essere una pratica molto usata. All’orecchio, al sopracciglio, al naso, alle labbra, alla lingua, ai capezzoli, all’ombelico, ai genitali pare non ci siano limiti. Inoltre, il piercing non è per tutta la vita: un orecchino si può mettere e togliere a piacimento, il buco si chiude col tempo. Ma attenzione, perché bucarsi il corpo può creare molti problemi: allergie, infezioni tetano, epatite e Aids. Se non si sta attenti, una moda può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Ad esempio: un piercing sulla lingua rischia di scheggiare i denti, rendere difficile parlare, respirare e mangiare.



Avvertenze


Prima di fare un tatuaggio o un piercing è importante rivolgersi a professionisti che assicurino la sterilizzazione del materiale usato e la qualità dei pigmenti. Esistono in mercato alternative meno pericolose. Tatuaggi semipermanenti (che spariscono in pochi anni) o temporanei (che vanno via in poche settimane). Per il piercing, sono sul mercato degli orecchini che possono essere applicati senza il buco.