Solidarietà, un premio all’ospedale italiano di Rio


RIO DE JANEIRO –

La governatrice dello Stato di Rio de Janeiro, Rosinha Garotinho, ha voluto premiare l’opera sociale svolta dall’Ospedale Italiano di Rio in favore della popolazione meno abbiente, donando un veicolo multi uso al nosocomio, che appartiene alla Società Italiana di Beneficenza e Mutuo Soccorso, SIBMS.


La cerimonia di consegna è avvenuta l’altro giorno, quando il deputato statale, Adroaldo Peixoto Garani, ha materialmente consegnato le chiavi della vettura al presidente della SIBMS, dottor Antonio Aldo Chianello, alla presenza del Console Generale d’Italia, dottor Massimo Bellelli. Questo gesto, che avviene nell’anno durante il quale la Società festeggia i suoi 150 anni di fondazione, viene a premiare solennemente l’attività filantropica dell’ente.


Fa piacere che questi gesti di riconoscimento dei meriti della SIBMS avvengano da parte delle autorità pubbliche locali, e va riconosciuto al deputato Garani il merito di aver saputo cogliere con prontezza il messaggio lanciato dal dottor Bellelli sulla opera altamente meritoria della Società Italiana.


Durante la breve cerimonia, il presidente Chianello, nel ringraziare il rappresentante della governatrice, ha voluto sottolineare il significato di questo avvenimento, che va giustamente a premiare una istituzione che sta in prima linea sul fronte delle opere sociali a favore delle comunità carenti della zona. A sua volta il deputato Garani ha messo in risalto il fatto di come sia stato doveroso, da parte sua, proporre alla governatrice il nome dell’Ospedale affinché questo si potesse beneficiare dell’aiuto che lo Stato offre alle istituzioni che svolgono opere filantropiche, con parte delle entrate che provengono dalla gestione delle lotterie. Infine il dottor Bellelli, nel ringraziare il deputato, gli ha riconosciuto il merito di adempiere alle promesse fatte. Molti politici, infatti, sono passati per l’Ospedale, ne hanno magnificato l’opera, promettendo aiuti che, però, non si sono mai visti. Il dottor Garani, che si vanta di possedere passaporto italiano, ha saputo mantenere le promesse e di questo bisogna dargliene atto.