Parmalat Venezuela: sì al Bondi-bis

Caracas – Gli azionisti di Parmalat Venezuela hanno accordato la loro fiducia al commissario straordinario nominato dal governo italiano, dott. Enrico Bondi, quale presidente, a livello mondiale, del consiglio d’amministrazione della società. Lo rende noto un comunicato stampa diffuso da Parmalat Venezuela.


La decisione, si legge nella nota, è dovuta “alla fiducia che il nuovo cda prosegua con il successo registrato sinora nelle diverse filiali mondiali dell’impresa”. Viene quindi riportata la seguente dichiarazione rilasciata dallo stesso Bondi: “Il marchio Parmalat è molto forte ed è ben posizionato nel mondo. Abbiamo raddopiato i nostri risultati rispetto al 2004”.


Le nuove norme introdotte da Bondi, sottolinea la nota “garantiscono efficienza e trasparenza” all’azienda. La conferma di Bondi, prosegue la nota, è stata voluta tanto dai rappresentanti degli azionisti quanto dai sindacati. Bondi resterà in carica fino al 2008. “In Venezuela, Parmalat proseguirà la sua azione sul terreno della sicurezza e dell’approvvigionamento alimentare, con piani operativi dinamici da parte dell’impresa, che conta nel paese 75 centri di distribuzione e dà lavoro a centinaia di lavoratori”.


Il piano industriale varato dal governo italiano, si legge nel documento, prevede la chiusura di due impianti produttivi su sette in Venezuela, quelli di Machiques e Barquisimeto, “nel segno di una giusta transizione lavorativa che si cura di preservare le potenzialità delle risorse umane esistenti in quelle zone. Gli impianti di Machiques e Barquisimeto si trovano nella fase finale della trattativa di vendita, entro quello che è stata chiamata ‘una fase di transizione produttiva’ che culminerà in una nuova amministrazione di queste due realtà produttive, impegnate nello sviluppo della nazione”.