Venezuela, l’incubo sequestri approda al Cgie

ROMA (9colonne) – All’apertura della seconda Plenaria della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie, non poteva mancare un pensiero ai connazionali che in Venezuela sono vittime di sequestri. La notizia, dopo mesi di assoluta indifferenza da parte della stampa nazionale, è nei giorni scorsi rimbalzata su tutti i giornali e tg grazie anche agli interventi de “La Voce d’Italia”, che ha visto in prima fila Marisa Bafile, vicedirettore del giornale, impegnarsi per richiamare l’attenzione del governo e delle autorità competenti verso questo dramma che quasi quotidianamente vede coinvolti i nostri connazionali. Nella sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina, a soffermarsi sulla vicenda, è stato il presidente della Commissione Stato-Regioni, Claudio Micheloni, durante il suo intervento.


“Vorrei rivolgere un pensiero particolare, inviare un messaggio come Conferenza Stato-Regioni alle famiglie degli Italiani rapiti in Venezuela e chiedere al governo, alle istituzioni competenti che si impegnino per riportare questi nostri cittadini alla libertà”.


Un richiamo particolarmente applaudito e che ha ricordato la situazione critica della nostra comunità in Venezuela che ha visto, in seguito alla forte crisi, incrementare anche questi drammatici eventi. Basti dire che dal 2000, sono stati 54 i casi che hanno coinvolto nostri connazionali (come ha ricordato Gian Antonio Stella in un articolo sul Corriere della Sera), senza contare i cosiddetti sequestri-lampo che spesso non vengono neanche denunciati per paura di ritorsioni. Proprio per il moltiplicarsi dei rapimenti, nei mesi scorsi era stata attivata una “missione antisequestri” che purtroppo, nonostante gli effetti positivi ottenuti sul posto, confermati da una netta riduzione dei sequestri, era stata “richiamata” in Italia. Oggi, grazie alle richieste della comunità, all’impegno de “La Voce“, la situazione sembra essersi sbloccata con la decisione del ministero degli Affari Esteri di inviare a Caracas un esperto in materia.


“Preoccupazione e paura”: sono questi gli stati d’animo della comunità italiana in Venezuela, all’indomani della recrudescenza dei rapimenti di nostri concittadini nel paese sudamericano.


A sottolinearlo è Ugo Di Martino, consigliere del Cgie in rappresentanza di Caracas intervistato da Nove Colonne a margine della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie: “Abbiamo insistito per una presenza più consistente dei funzionari dell’ambasciata, anche se quello che serve è una collaborazione più stretta fra Italia e Venezuela. Sia a livello di polizie, come è accaduto di recente, che a livello di governi, in modo che Caracas giunga presto a una legge anti-sequestri”. “Senza dubbio siamo molto preoccupati, perché c’è la sensazione che possa toccare a tutti in qualsiasi momento”.