Liberato un altro italovenezolano

CARACAS – E’ stato liberato Guido Francesco Giovannone, il cittadino venezolano figlio di italiani sequestrato lo scorso 29 luglio a San Cristobal. A quanto riferitoci da Marco Petacco, primo funzionario d’ambasciata a Caracas, il signor Giovannone sta in buone condizioni di salute. Nessuna notizia ufficiale circa il pagamento di un riscatto.


La notizia è stata diffusa dal ministero degli Esteri italiano domenica 4 dicembre, ma risale a due giorni prima. Giovannone è stato liberato venerdì 2 dicembre alle ore 12 in località La Pedrera, vicino a San Cristobal. Appena il giorno prima, l’ispettore di Ps Emanuele Trofé, esperto in materia antisequestro distaccato presso l’ambasciata d’Italia a Caracas su iniziativa dell’Unità di crisi della Farnesina, aveva preso contatto con la famiglia Giovannone, la quale – a quanto riferisce sempre il dottor Petacco – anche di fronte a lui avrebbe mantenuto un distaccato riserbo, limitandosi a far intendere che la liberazione era ormai imminente. Circostanza questa che avvalora le voci secondo cui il riscatto sarebbe stato pagato, e sarebbe stato consistente.


Quel che è sicuro è che il signor Giovannone potrà passare le festività natalizie in famiglia, a differenza di altri sei tra italiani e italovenezolani che rispondono ai nomi di Giorgina Frigo, rapita con il figlio Giorgio di tre anni lo scorso 15 novembre a El Tigrito; di Renzo Potti, di Valencia; di Ornella Ferranti, di San Cristóbal; di Anita Capuozzo, 36enne di Pomigliano D’Arco residente in Venezuela, sequestrata il 20 agosto a Caracas vicino casa, rapita mentre andava a fare jogging; di Marco Russo, 29 anni, rapito a Barquisimeto lo scorso maggio.