LIEGI (9colonne) – Gli esponenti della comunità italiana in Belgio protestano per il criptaggio dei programmi della Rai. L’occasione è stata offerta da una trasmissione speciale della emittente privata Radio Hit Alia che trasmette da Liegi, creata e animata da Lorenzo Ponzo. E’ intervenuto nel dibattito il corrispondente della Rai a Bruxelles, Paolo Cantore, il quale si è detto disponibile a farsi interprete presso la dirigenza della Rai del disagio manifestato dai nostri connazionali.
Tutta la questione si riduce in sostanza al pagamento dei diritti d’autore. E’ noto che alcuni programmi (gare di Formula 1, partite di calcio, film o telefilm di produzione non italiana, ecc.) vengono criptati perché
Ma quale sarebbe il costo aggiuntivo che la Rai dovrebbe assumere per trasmettere in chiaro tutti i programmi? Nessuno lo sa. Alcuni radioascoltatori si sono dichiarati disposti a pagare un supplemento anche di 10 euro e più al canone di abbonamento alle società belga di teledistribuzione pur di vedere scomparire l’oscuramento dei programmi.
Si parla di “oscuramento” piuttosto che di “criptaggio” perché la tecnica del criptaggio comportava, fino a qualche tempo fa, il tremolio delle immagini ma non la soppressione del suono. Si poteva perciò seguire il programma criptato con due televisori: le immagini su un canale belga, francese o tedesco, il suono sulla Rai (cosa che facevano molti italiani). Ora, invece, per effetto delle nuove tecnologie, lo schermo è completamente nero e muto. La mancanza di un palinsesto speciale per l’Europa impedisce inoltre che la Rai possa mandare in onda i programmi di Rai 2 o Rai 3 quando quelli di Rai 1 sono oscurati.