Conquiste che anticipano un promettente 2006

E’ con legittima soddisfazione che colgo l’occasione delle festività natalizie per tracciare un bilancio sull’anno che si sta per concludere. La soddisfazione è legata alla considerazione che quello che sta per terminare è stato un anno estremamente positivo per l’Italia in Venezuela.


 


In primo luogo mi preme sottolineare l’ottimo risultato raggiunto nell’ambito del dialogo politico con le istituzioni venezuelane ai più alti livelli.


Dopo un periodo di affievolimento dei contatti politici a livello bilaterale, coinciso con la fase più critica della crisi politica di questo Paese, e anche grazie alla normalizzazione dello scenario politico interno seguito agli esiti del “referendum revocatorio” dello scorso anno, i contatti politici, e quindi le occasioni di incontro con esponenti politici italiani di governo e opposizione per la comunità italiana, sono andati gradualmente aumentando.


 


Basti pensare che nell’arco del solo 2005 – oltre alle recentissime visite del viceministro per le Attività produttive, Adolfo Urso, e del sottosegretario all’Ambiente Stefano Stefani – il sottosegretario di Stato agli Affari esteri responsabile per il continente americano, sen. Giampaolo Bettamio, ha effettuato visite di lavoro in Venezuela in quattro diverse circostanze. Questo senza contare le innumerevoli delegazioni parlamentari che hanno visitato il Paese e incontrato i rappresentanti della collettività italiana, tra cui il comitato del Senato per le questioni degli Italiani all’estero. Un segnale questo, ritengo inequivocabile, della rinnovata attenzione che il Venezuela suscita in Italia, e del carattere prioritario che le problematiche della folta ed influente comunità italiana qui residente, assumono per il nostro Paese. Non è un caso se dopo molti anni il Venezuela può nuovamente vantare, oltre a tre membri nel Consiglio generale, uno dei suoi rappresentanti eletti nel novero dei membri  del comitato di presidenza del Cgie per l’America latina.


 


D’altronde, è proprio grazie all’accentuarsi delle occasioni di dialogo politico, non da ultimo l’importante incontro sostenuto dal presidente della Repubblica bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez con il presidente del Consiglio a Milano, durante una tappa della sua visita in Italia, se è stato possibile conseguire risultati significativi per il nostro Paese e la nostra collettività.


La ripresa del dialogo da me auspicato fin dall’inizio della mia missione in Venezuela, non deve essere inteso dalla comunità italiana solo come strumento di contatto preferenziale con le istituzioni italiane, ma deve essere anche un’occasione da sfruttare per consolidare un rapporto costruttivo tra i nostri connazionali e le istituzioni di questo Paese, ed anche in questo senso credo che il 2005 abbia consentito di fare molti e significativi passi in avanti.


 


Lo storico Atto celebrato a Miraflores lo scorso 22 giugno, nel corso del quale il capo dello Stato venezuelano ha ricevuto una folta delegazione di rappresentanti della comunità italo-venezuelana, ha costituito un’occasione “unica” per cementare il legame di fattiva collaborazione che ha da sempre contraddistinto i rapporti tra la nostra collettività e le istituzioni venezuelane. Nello stesso senso, la celebrazione della prima “Giornata dell’amicizia italo-venezuelana” il 15 agosto in varie piazze del Paese alla presenza delle istituzioni pubbliche locali, e la prima riunione del Comitato di amicizia (strumento costituito dal governo venezuelano per ricevere le istanze ed affrontare le problematiche della nostra collettività) sono importanti segnali di una comune volontà di dialogo che non devono essere disattesi e vanno in ogni modo incoraggiati, per favorire sempre più l’ integrazione degli italiani residenti in Venezuela, nel rispetto delle loro radici e del multiculturalismo che è alle fondamenta dello sviluppo di questo paese. Una comunità relativamente giovane questa, che non può pertanto lasciarsi scappare l’opportunità di integrarsi al meglio nel tessuto sociale venezuelano.


 


Validità dei titoli di studio


La crescente attenzione delle autoritá locali per le esigenze degli italo-venezuelani, non da ultima la necessità di integrare in un patrimonio comune le specificità culturali della nostra collettività, hanno condotto al conseguimento di un ulteriore brillante risultato. Al termine di un negoziato durato un anno, il ministero dell’Educazione ha riconosciuto, per ora a livello amministrativo, la validità del titolo di studio rilasciato dal Liceo Scientifico Italiano ai fini dell’iscrizione nelle Università del Venezuela, in virtù dell’introduzione di opportuni correttivi nel curriculum scolastico. Confido di poter giungere nel corso del 2006, grazie alla ottima collaborazione sviluppata con le autorità venezuelane anche in questo settore, ad un accordo complessivo che regolamenti il reciproco riconoscimento dei titoli di studio, strumento indispensabile per un serio processo di integrazione culturale.


 


Ingresso delle imprese italiane


E’ stato un anno assai produttivo anche per le imprese italiane che hanno saputo beneficiare della contingenza economica che per il secondo anno consecutivo ha collocato il Paese che ci ospita ai primissimi posti per tassi di crescita in America latina, facendo del Venezuela uno dei sistemi economici dove è più proficuo investire, e nello specifico per l’intensificarsi delle relazioni politico commerciali che hanno condotto nel volgere di questi ultimi mesi alla conclusione di accordi di enorme rilievo sia per l’Italia sia per il Venezuela.


Grazie all’efficace lavoro svolto in sede bilaterale, culminato nella riunione della Commissione mista italo-venezuelana dello scorso novembre, il governo venezuelano ha deciso di assegnare ad importanti imprese italiane una fetta decisiva del progetto di sviluppo infrastrutturale-ferroviario del Paese, che verrà finanziato nei prossimi anni.


Si tratta di un accordo del quale ritengo potranno beneficiare non solo le imprese che hanno saputo ottenere questo significativo riconoscimento grazie alla qualità della loro offerta, ma il Sistema Italia nel suo complesso, dato che delle positive ricadute di questo importante investimento mi auguro possano beneficiare in maniera diretta ed indiretta molte delle imprese italiane ed italo-venezuelane qui presenti.


Senza contare l’importante impulso che riceveranno le relazioni nel settore energetico dalla sottoscrizione del Memorandum di Cooperazione, che potrà costituire un valido strumento per consolidare la nostra posizione in questo importantissimo mercato nonché un meccanismo di dialogo e soluzione delle controversie che possa agevolare le imprese italiane attive nel paese.


 


L’impegno verso gli indigenti


Non ci siamo naturalmente dimenticati, anche in questi giorni di festa, dei connazionali in condizioni di indigenza, né di coloro che più hanno sofferto nella fase di deterioramento delle condizioni economiche, conseguenza della crisi politica e di fiducia nelle istituzioni che ha attraversato il Venezuela. Per essi gli sforzi profusi dalla ambasciata e dalla rete consolare sono stati e continuano ad essere costanti.


Mi impegno personalmente affinché i contributi erogati, sia attraverso le strutture consolari in via diretta, sia per il tramite delle associazioni di assistenza che a vario titolo ricevono finanziamenti dallo Stato italiano, crescano ulteriormente per l’anno a venire, e rendano l’efficace azione, fino ad oggi svolta dalle strutture assistenziali in favore della comunità, se possibile, ancora più organica e capillare.


 


La piaga sequestri


Naturalmente molto resta ancora da fare, e non solo nel campo dell’assistenza alle famiglie di connazionali in condizioni di indigenza. Una priorità ben presente al governo italiano e alla rappresentanza diplomatica resta la piaga dei sequestri di persona, che in Venezuela affligge un numero preoccupante di connazionali.


Grazie agli sforzi di questa ambasciata e alla costante attenzione al problema dimostrata dai mezzi di informazione, primo fra tutti la Voce d’Italia, siamo riusciti a ottenere il rinnovo della missione di un esperto antisequestro che attualmente sta seguendo i casi ancora aperti.


In virtù della sensibilità dimostrata dal governo italiano, e in particolare dal sottosegretario Bettamio, è stato possibile proseguire il dialogo con le autorità venezuelane ai più alti livelli, per coordinare gli sforzi necessari a combattere un fenomeno dai risvolti tanto preoccupanti e dolorosi per decine di famiglie di connazionali.


È allo studio delle autorità venezuelane il testo di un “Accordo di cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata, al narcotraffico e al riciclaggio” che potrà, una volta approvato, fornire ulteriori strumenti giuridici e operativi per moltiplicare gli sforzi e le risorse necessarie a combattere un fenomeno tanto grave.


 


Finalmente, il voto


Da ultimo, vorrei celebrare un importantissimo traguardo conseguito dalle istituzioni italiane: nel corso del 2006, per la prima volta, gli italiani residenti all’estero saranno chiamati ad esprimersi per eleggere i propri rappresentanti in seno al Parlamento italiano. Si tratta senza dubbio di un obiettivo, raggiunto grazie anche alla serietà e all’impegno profuso dalla struttura diplomatico-consolare, che permetterà alla comunità degli italiani all’estero di poter essere adeguatamente rappresentata in seno alle istituzioni italiane. Ma allo stesso tempo è una prova di maturità politica per le decine di migliaia di italo-venezuelani che saranno chiamati ad esprimersi democraticamente e dai quali mi aspetto una consistente partecipazione al voto.


 


Concludo con l’auspicio che la ritrovata stabilità politica e la positiva congiuntura economica che sta attraversando il Paese possa portare per l’anno venturo benessere e serenità a tutti connazionali residenti in Venezuela, e con i saluti e gli auguri di un prospero 2006 alla redazione e ai lettori della Voce d’Italia da parte mia e di tutto il personale della rappresentanza diplomatica italiana.


 


                       Gerardo Carante, ambasciatore d’Italia in Venezuela