Alitalia conferma tutti i voli

Caracas – “Le compagnie sono responsabili rispetto ai clienti solo fino all’aeroporto”. Anche nell’emergenza, scatenata dalla chiusura dell’unico viadotto che collega Caracas al suo scalo aereo, questa regola viene confermata, come ci dice Bernardo Caselli, direttore a Caracas dell’Alitalia. Sono giorni frenetici di riunioni con la Alav (Associazione delle linee aeree in Venezuela) per capire cosa stia accadendo all’aeroporto più importante e isolato del paese, con un flusso di arrivi e partenze tra le 10.000 e 30.000 unità giornaliere.


Noi dell’Alitalia confermiamo tutti i voli, sette giorni su sette, all’orario prestabilito. In queste ore  abbiamo cercato di chiamare i clienti di cui avevamo il numero, per informarli; in ogni caso  i nostri call center sono sempre a disposizione. Dei ponti aerei nazionali e del trasporto via terra se ne occupa l’Alav. Tutto, è bene precisare, è a carico del cliente”.


Bernardo Caselli ha anche confermato che è da tre mesi a questa parte che si sono organizzate riunioni straordinarie tra le autorità ministeriali e le compagnie aeree, per gestire l’affaire viadotto, e difatti “ottanta pullman dalla sera alla mattina non si improvvisano, hanno bisogno di pianificazione”.


Alitalia, quindi, conferma l’orario dei suoi voli in uscita, alle 5 circa del pomeriggio, e in entrata, alle 4 del pomeriggio.


Per il momento – continua il direttore – nessuna variazione, speriamo che si risolva tutto al più presto. Altri due anni così, e c’è da impazzire”.


Molti hanno prospettato la possibilità di spostare i voli a Valencia, il direttore è netto su questo punto:


Anche se nel ’99 (anno della “tragedia del Vargas”, ndr) l’abbiamo fatto, adesso credo che tecnicamente sia difficile, e in ogni caso la decisione dovrebbe essere presa a Roma. Già adesso il traffico aereo per Valencia è aumentato del 300 per cento”.


Maiquetia comunque sembra essersi preparata all’emergenza.


I ristoranti e i servizi dell’aeroporto hanno esteso gli orari, in  ogni caso è importante avviarsi verso l’aeroporto  con anticipo, cercando di arrivare tre ore prima del volo. Per esempio, per il volo delle cinque dell’Alitalia io personalmente mi avvierei alle nove del mattino”.


Intanto sembra farsi ancora più critica la situazione in prospettiva del Global Social Forum, che si terrà a Caracas dal 24 gennaio al 29, con un flusso straordinario di partecipanti provenienti da tutto il mondo. Stando ai dati, Caracas sarà agli occhi degli ospiti stranieri la città al mondo più lontana dal proprio aeroporto. E continuerà ad  esserlo almeno fino a febbraio, quando la strada di contingenza dovrebbe essere finalmente inaugurata.