Unipol, Berlusconi depone

ROMA – Berlusconi è stato di parola. Come annunciato mercoledì in tv, ospite della trasmissione “Porta a porta”, il presidente del Consiglio si è recato ieri dai magistrati della procura della Repubblica di Roma, per per comunicare quanto di sua conoscenza in merito al caso Unipol. Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e deputato di Forza Italia, ha precisato ai giornalisti che l’incontro tra il premier e i giudici guidati dal procuratore capo Benedetto Ferrara è durato “circa mezz’ora”. Richiesto di quali conseguenze avrà questa deposizione sul caso Unipol, Ghedini ha risposto: “Credo nessuna, è stato semplicemente un contributo che il presidente ha ritenuto, su mia indicazione, di dare”. Berlusconi tornerà dai giudici in merito a questa vicenda? “Credo che questo sia l’unico momento d’incontro e che non ci sia necessità di null’altro”.


Da parte sua, la Quercia ostenta sicurezza. Erano stati gli stessi Ds, dopo l’uscita del premier in tv, a invitarlo di presentarsi dai giudici, oppure di stare zitto. E ieri, dopo la deposizione di Berlusconi, il coordinatore della segreteria del partito, Vannino Chiti, commentava: “Era ora. Ma se il premier aveva cose da dire su questo argomento ai giudici, era suo dovere andarci prima”. La Quercia, insomma, pensa a un bluff e vuole vedere le carte, rinfrancata dall’esito unitario della direzione di mercoledì, che ha ricompattato un partito ora pronto a tornare all’attacco.