Il ritorno di Bin Laden

IL CAIRO – Il leader di al Qaida Osama bin Laden ha rotto un silenzio di un anno, minacciando di colpire gli americani “nelle loro case” ma offrendo agli stessi una tregua condizionata, in una registrazione a lui attribuita e resa pubblica ieri. “Le operazioni sono in corso di preparazione e lo vedrete nelle vostre case, non appena tutto sarà pronto”, dice la voce pacata della registrazione trasmessa dalla televisione al Jazira. Bin Laden ricorda i sondaggi negli Usa, che indicano come la maggioranza degli americani sia a favore di un ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan e dall’Iraq, ma Bush non li sta a sentire. “Non abbiamo obiezioni a offrirvi una tregua (hudna) a lungo termine, con condizioni giuste che noi rispetteremo, perché Dio proibisce il tradimento e la menzogna alla nostra nazione”. Laconica la risposta di Washington: nessuna trattativa con i terroristi.


Chi se ne andrà dall’Iraq è invece l’Italia: il ministro della Difesa Antonio Martino ha annunciato il rientro della “Missione Babilonia” entro il 2006, sia pure in coordinazione con gli alleati e il governo di Baghdad.


Da segnalare che un risultato, il video di Bin Laden, l’ha ottenuto subito: il dollaro, che stava risalendo sensibilmente sull’euro scalando da oltre 1,21 a 1, 2055, dopo la trasmissione di al Jazira è ripiombato a oltre 1,21 rispetto alla valuta unica. Quanto all’Italia, il Sisde proprio ieri ha ribadito che il paese resta a rischio: “Non si può infatti escludere – ha dichiarato ieri il direttore del servizio segreto militare, Mario Mori – di poter subire anche noi, in futuro, attentati come quelli che hanno ferito Madrid e Londra”.