Iveco, cinquanta anni in Venezuela

CARACAS – Iveco, l’azienda del gruppo Fiat tra le maggiori produttrici di veicoli industriali e motori diesel nel mondo, ha festeggiato i suoi 50 anni di presenza interrotta nel paese.


Nata nel 1975 come una nuova marca dalla fusione di aziende importanti nel settore come Fiat (Italia), Unic (Francia) e Magirus Deuz AG (Germania), Iveco ha impianti produttivi in Europa, Cina, India, Russia, Turchia, Australia, Argentina, Brasile, Sud Africa ed è presente in 100 paesi.


Una grande realtà nel settore del trasporto, con complessi industriali in 19 paesi, 4 in sud america, con 31.000 impiegati e 840 concessionarie in tutto il mondo e 400.000 punti di assistenza.


In occasione di questo 50º anniversario, la Iveco Venezuela C.A. ha rilanciato il proprio complesso produttivo nella zona industriale Soco de La Victoria dello stato Aragua, che insieme alla Iveco Argentina e Iveco Fiat Brasile, rappresenta una zona chiave del mercato dell’azienda nel Latinoamerica.


“Il Venezuela è un mercato in piena crescita – afferma Jorge García, presidente di Iveco per il Latinoamerica – l’anno passato ha registrato un momento storico per l’industria automobilistica nazionale, vendendo 24.000 unità. Iveco ne ha vendute 3.446 dei quali 2180 prodotti in Venezuela; una crescita generale dell’80% rispetto al 2004”. 


Di quanto aumenterà la produzione per il 2006?


– Del 30% circa. Per ora ci siamo occupati della ristrutturazione e rimodellazione di tutto lo stabilimento per il futuro, ma abbiamo molti progetti per il futuro: nuovi prodotti ed iniziative che riguardano la nostra rete di distribuzione”.


Qual’è il segreto del successo di IVECO Venezuela C.A?


– Il successo in Venezuela è garantito non solo dall’offerta di mezzi di trasporto di qualità, ma buona parte è data da un gruppo di distributori di alta professionalità.


La reinaugurazione dello stabilimento de La Victoria fa parte di un piano strategico di investimenti globali per 5 milioni di dollari, iniziato nel 2005. Per il 2006 si contempla una cifra simile da investire in mezzi di trasporto, distribuzione, tecnologia e pubblicità.


– Il Venezuela è un paese chiave per la esportazione a paesi vicini e in alcuni casi per paesi del centro America. È un mercato che sta cambiando, alcuni giocatori stanno tornando ed altri entrano per la prima volta.


E per fronteggiare questo nuova realtà la Iveco Venezuela C.A. punta soprattutto a soddisfare i propri clienti


– Vogliamo che la gente dica che Iveco è il migior servizio al cliente, per questo abbiamo lanciato il servizio 24 ore che ci distingue. Saremo a disposizione del cliente 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, per 365 giorni all’anno e stiamo lavorando su un servizio che permetterà al cliente non solo di mettersi in contatto con il punto di assistenza più vicino, ma di ricevere la soluzione a qualunque tipo di problema.


Come sono i rapporti con la comunità italo-venezolana?


– La nostra è una azienda, se pur europea, con sangue italiano e radicata in un paese in cui la presenza della comunità italiana è molto forte, quindi siamo molto legati a questo paese, e sia da parte mia che di tutta la azienda c’è una forte volontà a partecipare alle attività della nostra ambasciata, con la quale siamo in contatto. Invito tutti gli italiani a conoscere la nostra realtà, che credo sia un motivo di orgoglio anche per loro.


Perchè investire in Venezuela?


– Perchè vogliamo continuare ad essere presenti nel paese,  e una azienda non può essere presente in un mercato se non investe. In questo momento il mercato venezolano ci ha dato delle grandi soddisfazioni, soprattutto per quanto riguarda la gamma di mezzi pesanti,  e quindi vogliamo continuare a crescere.


Perchè in Venezuela i pezzi vengono solo assemblati e non prodotti?


– Il Venezuela ha sicuramente un mercato interessante, ma ci sono dei limiti di volume e di disponibilità tecnologica. Inoltre ci sono grossi fornitori che decidono globalmente dove andare a locare la produzione di certi pezzi.


 Come si posiziona la Iveco nel mercato latinoamericano?


– In Latinoamerica abbiamo tre mercati: Venezuela, Brasile e Argentina, a questi appartiene il 75% del mercato totale da Messico in giù, che poi è il mercato a cui guardiamo, perchè il del Messico va inevitabilmente visto come mercato americano in funzione del NAFTA.


Nei tre paesi (Brasile, Argentina eVenezuela) la Iveco ha diverse attività: in Venezuela abbiamo circa il 15% della partecipazione, con una presenza  di 50 anni, e ricopriamo la terza posizione del mercato. In Argentina c’è una situazione simile a quella venezolana, con una produzione di circa 50-60 anni che interessa il 25% della produzione dell’azienda. Poi il Brasile, la realtà di Iveco in questo paese copre il 50% dei volumi. È il mercato più importante della regione, se il Venezuela ha fatto 24.000 veicoli, il Brasile ne ha prodotti 100.000 in un anno che non è stato particolarmente brillante. Siamo da poco in questo paese e, dunque, copriamo una posizione di mercato diversa rispetto agli altri con una partecipazione della cuota di mercato del 5%; stiamo crescendo, però dobbiamo costruire la nostra storia.


Cosa vuol dire guardare al mercato del Messico?


– È una responsabilità primaria della casa madre, perchè una strategia deve guardare in primo luogo il primo mercato del mondo, che in questo caso sono gli Stati Uniti.


Quali sono i concorrenti diretti della Iveco  in Venezuela?


– In questo mercato siamo terzi dopo Gm e Ford.


– La maggior parte dei mezzi che vendete nel paese sono per uso privato o per servizio pubblico?


– Di servizio privato, stiamo espandendo l’attività anche per il servizio pubblico, ma anche ai grandi clienti.


La Iveco ha in progetto una strategia di negoziazione con il governo venezolano per giungere a un convegno come nel caso del “Plan Venezuela Mobil”?


– Iveco Venezuela C.A. sta comunicando con il governo ed è aperta a qualunque tipo di negoziazione, ci interessano tutte le iniziative comprese quelle dei mezzi pubblici ed altre delle quali stiamo già discutendo. Abbiamo molti progetti, ma in questo momento in particolare credo si possa migliorare il trasporto in Venezuela in termini diinquinamento e sicurezza, da entrambe le parti.