Voto all’estero, “non ci saranno brogli”

ROMA – ”E’ veramente inaudito e, per quanto mi riguarda, molto poco nobile, che un senatore della Repubblica tenti ancora una volta di non far votare gli italiani all’ estero”: e’ quanto ha dichiarato il ministro Mirko Tremaglia in ordine ai timori espressi dal sen. Vittorio Pessina (Forza Italia) in ordine alla regolarita’ del voto per i connazionali residenti in Paesi stranieri. Dopo aver voluto ”ricordare a Pessina” la ”battaglia di civilta”’ durata oltre oltre trent’ anni per consentire il voto agli italiani che risiedono all’ estero, Tremaglia ha definito le affermazioni dell’ esponente di Forza Italia come uno ”sbandamento politico, veramente assurdo”. ”Dico questo – aggiunge Tremaglia – con amarezza, perche’ conosco Pessina, i suoi sentimenti nazionali. Ma confermo ancora una volta che nessuno puo’ togliere 12 deputati e sei senatori italiani all’ estero al Parlamento nazionale. La motivazione, poi, di eventuali rischi di brogli per il voto all’ estero, e’ del tutto inesistente e dimostra una scarsa conoscenza della materia. Sono state attivate le migliori garanzie di correttezza, grazie anche ad un’ opera intensa dei nostri consolati; la legge, poi, prevede pesanti sanzioni per chi, in territorio estero, infrange la procedura di voto. Il voto doppio o plurimo, inoltre, sara’ punito con la reclusione da uno a tre anni. Per quanto riguarda, infine, il mancato allineamento tra gli schedari consolari e le liste dell’ Aire (Anagrafe italiana residenti all’ estero), si tratta di un problema vecchio e ampiamente superato grazie all’ intervento del Governo che, con un’ operazione di mailing, ha riordinato gli elenchi dei connazionali con diritto di voto”.