Zulia, rapito 12enne italovenezuelano

CARACAS – Venerdì scorso è stato sequestrato a Campo Mara, nello stato Zulia, il 12enne Mario Andrés Lodato Villalobos, doppia cittadinanza italiana e venezuelana. L’ambasciata italiana, per non ostacolare le indagini, ne ha dato notizia solo ieri, dopo che il fatto è stato reso noto da un articolo pubblicato dal quotidiano di Maracaibo “Panorama”. E’ l’ennesimo caso di nera che si registra nello stato Zulia, dove si vive una vera e propria emergenza criminalità. Nel mese di febbraio, in questa regione, la sola comunità italiana è stata colpita da altri tre sequestri, due dei quali – quelli di Mario Vassallo e Rosina Di Brino – finiti con l’uccisione degli ostaggi. Il rapimento è avvenuto alle 6,30 del mattino, quando il bambino, accompagnato dal padre Mario Salvatore, usciva di casa per recarsi a scuola. Alcuni uomini si sono avvicinati e hanno portato via padre e figlio a bordo dell’auto di famiglia. Il padre è stato fatto scendere dopo un chilometro e mezzo, l’auto è stata ritrovata, abbandonata, due chilometri più oltre. La famiglia Lodato non ha grandi disponibilità economiche; si ritiene che il vero obbiettivo dei rapitori fosse il cugino di Mario.


La polizia avrebbe identificato gli autori del sequestro, che sarebbero tutti residenti a Campo Mara. Va ricordato che le stesse affermazioni vennero fatte nel caso di Rosina Di Brino, e le cose finirono tragicamente. Dal momento del rapimento, la famiglia Lodato si è chiusa nel più stretto riserbo, negandosi anche ai contatti delle autorità di polizia, la cui probità – va sottolineato – in questi giorni è soggetta a pesantissime riserve, anche istituzionali, con il sindaco di Maracaibo – capitale dello Zulia – che ha ritirato il logo della polizia cittadina dal comando unificato antisequestri (CUA). Non è noto se i sequestratori abbiano già stabilito un contatto con i familiari di Mario.