“Presto liberero il piccolo Mario”

CARACAS – La polizia avrebbe identificato la banda responsabile del sequestro del 12enne Mario Lodato, italovenezolano, avvenuto venerdì scorso nel municipio Mara, nello stato Zulia. Si tratta di un gruppo di otto malviventi, tutte vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, che si dedica a reati quali il “cobro de vacuna” e il racket. Fonti d’ambasciata confermano che gli autori del sequestro appartengono alla criminalità comune, che sono tutt’altro che dei professionisti, e che la polizia venezolana dovrebbe essere effettivamente sul punto di prenderli.


Dallo stato Zulia, il capo regionale del Cicpc, commissario Carlos Luna, ostenta sicurezza: “Siamo sulle tracce dei sequestratori, già li abbiamo localizzati e d’ora in poi qualsiasi momento può essere quello buono per arrivare alla libertà di Mario”. Ad avallare l’ottimismo dell’alto funzionario ci sono i risultati conseguiti dalle indagini nelle ultime 24 ore. E’ stata rinvenuta l’auto sulla quale i banditi hanno trasferito l’ostaggio dopo un primo viaggio sul fuoristrada del padre, rubato nel momento del sequestro; è stata individuata l’abitazione in cui il piccolo Mario è stato tenuto fino a quando, pressati dalla polizia, i suoi carcerieri hanno deciso di trasferirlo; è stata rinvenuta la barca con cui il trasferimento è stato effettuato, attraverso il Río Limón. In questo momento, si ritiene che l’ostaggio sia ancora tenuto prigioniero all’interno del municipio Mara.


Il commissario Luna ha quindi rivelato che c’è stato un contatto tra la famiglia e i rapitori, che hanno chiesto un riscatto di 500 milioni di bolivares (circa 150 mila euro): “Sembra che la famiglia Lodato abbia ricevuto una chiamata – ha detto Luna, rispondendo ai giornalisti, – questo è un fatto che devo confermare. In ogni caso, affermano di non avere i soldi per pagare una tale somma”. La famiglia del bambino, in effetti, non è ricca; si ritiene che Mario sia stato rapito per errore, al posto del cugino.


Nella foto: l’auto e la barca usate dai rapitori nel deposito giudiziario della Cicpc (dal sito panodi.com).