Dall’Italia un aiuto ai bimbi di Caracas

CARACAS – Giovedì scorso, nella sala protocollare dell’Alcaldia Mayor di Caracas, Luigi De Chiara, in rappresentanza della ONG italiana CESVI-Cooperazione e Sviluppo, e Anais Arismendi, a nome della “Fondazione Caracas para los Niños”, hanno sottoscritto un accordo che prevede la ristrutturazione di alcune case asilo per bambini in situazione di disagio sociale.


Il progetto sarà eseguito dal CESVI con risorse finanziarie messe a disposizione dallo stato italiano, per un ammontare di circa 260 milioni di bolivares, che saranno utilizzati per riparare i danni provocati in queste case dal nubifragio del mese di febbraio dell’anno passato.


E’ importante segnalare che tutta l’istruttoria per l’approvazione del progetto ha potuto contare sull’appoggio e sull’incoraggiamento dell’ambasciatore d’Italia, Gerardo Carante, così come sulla partecipazione attiva del personale direttivo dell’Alcaldia Mayor. Quest’iniziativa ha come oggetto un intervento di emergenza per riparare strutturalmente ed equipaggiare con le attrezzature idonee alle attività svolte, tre centri pubblici di accoglienza per minori di tutto il paese in situazione di rischio sociale.


Le tre case di accoglienza oggetto dell’intervento sono le seguenti:


Casa di accoglienza maschile “San José” –– Caricuao – Caracas. Capacità di accoglienza: 20 bambini dai 5 ai 13 anni. Bambini che annualmente sono accolti dalla struttura: 100.


Casa di accoglienza maschile “Sagrada Familia” – Las Acacias – Caracas. Capacità di accoglienza: 20 bambini dai 5 ai 12 anni. Bambini che annualmente sono accolti dalla struttura: 100.


Questo progetto è parte di un programma più ampio della ONG italiana in difesa dei diritti dell’infanzia, che già da anni questa organizzazione sta portando avanti attraverso differenti interventi. Tra questi il “Progetto di appoggio integrale ai minori sessualmente sfruttati” del barrio di Propatria, un intervento attualmente in esecuzione finanziato dall’Unione europea nonché da contributi spontanei di singoli cittadini italiani. In solo un anno e mezzo quasi un centinaio di minori sono state reinserite nel loro contesto familiare e sociale dopo aver ricevuto una formazione professionale grazie alla quale è stato possibile farle entrare nel mondo del lavoro.


 


SCHEDA


Il Cesvi è presente in Venezuela dal 1998. Già in occasione della tragedia del Vargas aveva portato aiuti umanitari alle popolazioni colpite, per poi avviare una serie di interventi, finanziati dallo stato italiano e dalle Nazioni unite, tesi a rimettere in sesto parte della struttura produttiva.


La filosofia del Cesvi e la sua missione poggiano sulla convinzione che la miseria, gli squilibri ambientali, la violenza per lo meno in parte sono determinati dall’ingiusta e squilibrata relazione tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo e che per questo motivo è necessario cercare di riequilibrare tale situazione appoggiando gli sforzi i dei settori più deboli della popolazione dei paesi in via di sviluppo per generare migliori condizioni di vita.


E’ in questo modo e attraverso questi meccanismi che Cesvi ambisce a concretizzare e tradurre in realtà il proprio motto: “Aiutiamo i più bisognosi, affinchè mai più abbiano bisogno del nostro aiuto”.