“Parole e musica” a Monte Sacro

CARACAS – Continua nel Centro Culturale Monte Sacro di Bello Monte il ciclo di attività denominato “parole e musica”, iniziato il primo aprile e che terminerà il 20 maggio.


Sabato scorso, per quanto riguarda la “parola”, il numeroso pubblico presente ha visto impegnati due conosciuti ricercatori della storiografia locale, Nora Bustamente Luciani, membro dell’Accademia della Storia, e Tomás Straka, giovane docente che opera presso la Universidad Católica Andrés Bello, i quali hanno disquisito intorno a due illustri personaggi di origine italiana che hanno dato un contributo decisivo alla causa dell’indipendenza nazionale: Francesco Isnardi e Juan Germán Roscio.


Nora Bustamente, dopo aver tracciato un breve profilo biografico del polifacetico Isnardi, nativo di Torino e poi in Venezuela commerciante, agricoltore, giornalista, politico, segretario del Congresso Costituente del 1811 e coredattore dell’“Acta de Independencia”, ha messo soprattutto in evidenza il suo grande amore per il paese d’adozione, tanto da abbandonare le sue attività commerciali e i suoi affetti per dedicarsi a tempo pieno alla nobile causa dell’indipendenza del paese. Caduta la Prima Repubblica, fu fatto prigioniero dai “realisti” e rinchiuso nelle carceri de La Guaira per essere poi spedito a Cadice, in Spagna, insieme con altri sette patrioti tra i quali Juan Germán Roscio e José Cortés de Madariaga. Liberato nel 1820 dopo la “rivoluzione liberale” di Rafael del Riego, da quel momento si perderà ogni sua traccia.


Dal canto suo, Tomás Straka si è limitato ad una breve sintesi di una sua ricerca ancora in cantiere su Juan Germán Roscio, uno dei principali ideologi del movimento dell’Indipendenza, nato a San José de Tiznados (Estado Guárico) nel 1763, da Giuseppe Cristoforo Roscio, ufficiale ritirato proveniente da Milano. Il ricercatore ha messo in evidenza con argomenti irrefutabili e storicamente documentati, l’instancabile attività di Roscio a favore dell’emancipazione, dimostrando perché fu considerato l’anima della rivoluzione nella sua epoca tanto da meritare i titoli di “padre, maestro e difensore della nascente libertà” da parte dell’illustre americano Andrés Bello.


La seconda parte della serata è stata dedicata alla musica, con la partecipazione dei solisti dell’Orchestra Sinfonica Municipale di Caracas, ormai di casa a Monte Sacro. In questa occasione, sempre nell’ambito della celebrazione del bicentenario della nascita di Mozart, sono stati interpretati prima il Quartetto per flauto, e poi il Quintetto per clarinetto in La maggiore K. 581. Superba l’esecuzione dei Maestri Jorge Francis (flauto) e Carlos Mujica (clarinetto) accompagnati dai violinisti Mark Contreras e José Tadeo Oliveira, dalla violista Yelitza Girot, e dalla violoncellista Norma Aparicio.


Ora l’appuntamento è per il prossimo sabato 29 aprile quando gli invitati per la “parola” saranno Amable Espina, Oswaldo Yépez, Rafael Silva e Radmés Lebrón, conosciuti radiodiffusori che parleranno sul tema “La Radio en Venezuela… un poderoso factor de progreso”. E quindi la parte musicale a cura del Gruppo “Sono Quattro” costituito da Venanzio Cipollitti (piano), Joel Mujica e Marlon Marcano (violini), e Joel Novoa (contrabbasso).


Insomma una genuina alternativa culturale per gli amanti dell’arte, in un ambiente dove si respira tanta italianità ma che contemporaneamente rende meritato omaggio anche ai valori locali.


La sorpresa della serata è stata l’improvvisa e grata presenza dell’Eccellentissimo Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Veneuela in Italia, dottor Rodrigo Chaves, il quale ha fatto consegna al professor Corrado Galzio di un numero significativo di copie del “Giuramento di Bolívar al Monte Sacro” con la preghiera di distribuirle agli allievi d’italiano del Centro, sempre più numerosi, grazie anche al disinteressato sforzo di un gruppo di docenti universitari impegnati a divulgare con assoluta professionalità la lingua e la cultura della patria d’origine.