Sequestri, uccisa la figlia del colonnello Di Lucca

CARACAS – Carolina Di Lucca, figlia del colonnello dell’esercito venezolano Roberto Di Lucca, rapita il 27 maggio scorso nello stato Bolívar, è stata trovata morta, uccisa con un colpo di pistola alla testa. La notizia è stata confermata dallo stesso presidente Hugo Chávez, nel corso del programma tv “Aló Presidente”. “Faremo giustizia – ha detto Chávez – siamo in lutto per questa morte”. Si presume che la Di Lucca fosse morta già da otto giorni. I sospetti di questo crimine ricadono, al momento, sugli ambienti del narcotraffico; per l’omicidio sono detenute da sabato cinque persone di nazionalità colombiana.

Il colonnello Roberto Di Lucca è capo di Stato maggiore del Teatro de Operaciones Nº 5 (TO5) di Ciudad Bolívar; sua figlia venne rapita da cinque uomini vestiti con uniformi dell’esercito, che la fermarono mentre era in auto con la madre in località Santa Elena de Uairén, municipio Gran Sabana. Non è chiaro che lettura dare a quanto accaduto, in particolare se interpretarlo come una rappresaglia del narcotraffico all’attività repressiva dello stato venezolano. Lo stesso Chávez, durante “Aló Presidente”, non ha voluto fare commenti, limitandosi a ripetere che c’è il “forte sospetto” che in questo caso siano coinvolti i trafficanti di droga; esortando poi la nazione ad affrontare con maggior determinazione ed efficienza la lotta contro la delinquenza organizzata, il narcotraffico e il terrorismo.