Caracas, grazie all’Italia l’ospedale dei bambini

ROMA – Alla fine di giugno verrà inaugurato a Caracas l’ospedale cardiologico infantile “Doctor Gilberto Rodríguez Ochoa”, il più grande di tutto il Sudamerica nella sua specialità. Lo ricorda una nota dell’ambasciata venezolana in Italia, che sottolinea come l’apertura del centro sanitario sia il frutto della stretta collaborazione che esiste tra i due paesi in campo sanitario.


Nei giorni scorsi, l’ambasciatore Rodrigo Chaves ha incontrato nella sede diplomatica di Roma una delegazione italiana di esperti nel settore della sanità, tra i quali vengono citati Paolo Siviero e Guido Rasi del Cnr; Lucio Parenzano, cardiochirurgo di fama europea e autorità mondiale in cardiochirurgia pediatrica; Alberto Signore, professore di medicina nucleare all’università La Sapienza di Roma, nonché professore onorario all’università olandese di Groeningen e membro dell’Aiea (l’agenzia Onu per l’energia atomica). Proprio il professor Signore ha presentato sei borse di studio finanziate dall’Unione europea, da destinare ad altrettanti specialisti venezolani per ricerche “in campi strategici per il Venezuela”.


Queste personalità scientifiche, informa la nota, hanno fatto parte della commissione italiana che ha visitato recentemente il Venezuela “per stringere accordi di cooperazione e scambi commerciali con il ministero della Sanità bolivariano”. Accordi che “Italia e altri paesi centroamericani o caraibici vedono con particolare interesse, perché permetteranno di stabilire con Venezuela e Italia patti di cooperazione e solidarietà con pazienti della regione che attualmente partono per l’Italia, o gruppi di specialisti che dall’Italia partono per il Centroamerica o i Caraibi per realizzare interventi”. Tutti questi spostamenti, spiega la nota, in un prossimo futuro non saranno più necessari, perché tutti gli interventi “potrebbero eseguirsi in Venezuela, con la cooperazione dell’Italia”.