Storie di successo di italiani in Venezuela

CARACAS – Raccontare la storia recente del Venezuela attraverso le voci delle comunità immigrate, che hanno dato un rilevante contributo alla crescita del paese. E’ questo uno degli obiettivi della Fundacion Para la Cultura Urbana, che ieri nella sede di Palos Grandes ha presentato il suo ultimo prodotto editoriale, dedicato alla collettività italo-venezuelana.
“Italia y Venezuela: 20 testimonios” è il titolo del corposo volume (quasi quattrocento pagine) curato dalla ricercatrice Guadalupe Burelli, arricchito dai ritratti fotografici di Gianni Dal Maso e edito in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto italiano di cultura. Si tratta di un viaggio attraverso le storie di vita di venti italiani d’eccellenza, personalità che hanno segnato gli ambiti professionali o artistici dove si sono impegnate nel corso della loro vita. Non vengono narrate le storie dei più sfortunati, della gente che scegliendo di emigrare ha incontrato sconfitte e umiliazioni. Nell’elenco rientrano alcune tra le figure più note della collettività: vi sono imprenditori come Eddo Polesel, il musicista Corrado Galzo, l’architetto Graziano Gasparini, la scrittrice Vittoria De Stefano, il fondatore della Voce d’Italia Gaetano Bafile, solo per citarne alcuni. Al ricevimento di presentazione c’erano quasi tutti, assieme ad altre personalità di rilievo del mondo culturale venezuelano. L’occasione era significativa non solo perché si dava il benvenuto a un nuovo parto editoriale ma anche perché si celebrava l’apporto dato dagli emigranti italiani giunti in gran parte nell’immediato secondo dopoguerra.
Introducendo la serata, Rafael Arraiz Lucca, presidente della fondazione, ha illustrato i programmi dell’istituto da lui diretto per l’immediato futuro. Dopo aver pubblicato un libro di testimonianze sulla collettività ispano-venezolana, uno su quella di origine tedesca e ora su quella italiana, il prossimo passo sarà dedicare la stessa attenzione alle comunità di origine argentina, cubana e francese. “Nell’arco di quattro anni vorremmo pubblicare un’ampia serie di questi volumi per raccontare la storia del Venezuela attraverso le emigrazioni di coloro che sono arrivati qua e le relazioni tra le diverse culture. E’ un omaggio che come venezolani – ha detto poi rivolgendosi esplicitamente agli italiani presenti – diamo a voi che ci avete aiutato a costruire il paese”.
Il libro è stato presentato da Edgardo Mondolfi Gudat, che ha tracciato i profili di alcuni dei protagonisti e illustrato il modo in cui sono state trattate le loro testimonianze. “E’ un grande mosaico di vicende che raccontano tutte le anime della comunità italiana”, ha detto tra l’altro sottolineando che la seconda guerra mondiale è un evento che ricorre in tutte le testimonianze e che precede la grande emigrazione verso il Venezuela.