I tassisti protestano, liberalizzazione sotto accusa

ROMA – Le prime proteste di strada contro il governo Prodi arrivano su quattro ruote. Sono i tassisti la categoria che ha deciso di manifestare in seguito a un provvedimento di legge che li riguarda direttamente. Il decreto messo a punto dal governo, con il beneplacito delle organizzazioni dei consumatori e della Confindustria, mira ad abbassare i costi del servizio pe il consumatore, liberalizzando la gestione delle licenze per l’attività e consentendo alle amministrazioni locali di indire concorsi per la concessione di nuove licenze.


Le organizzazioni professionali dei tassisti hanno convocato una giornata di protesta per l’11 luglio, ma ieri in forma spontanea centinaia di tassisti hanno bloccato il traffico per tutta la mattinata in alcune grandi città. Le manifestazioni sono avvenute soprattutto davanti agli aeroporti di Roma, Milano, Torino e Genova, con situazioni di particolare tensione a Milano e Torino. A Milano le forze dell’ordine sono dovute intervente per liberare al traffico il viale che collega l’aeroporto di Linate alla città. 


La questione accende il dibattito politico, con la destra che attacca il governo accusandolo di toccare “categorie deboli”. Secondo il presidente di An Gianfranco Fini, il governo manca di “coraggio politico”. Il premier Romano Prodi e il ministro Bersano invitano i tassisti a leggere bene il documento per le liberalizzazioni, perchè favorirebbe anche loro. “Non è forse vero – ha detto Prodi – che anche i tassisti sono cittadini italiani che con la riforma beneficeranno delle riduzioni della Rc Auto?”.