Bene manovrina ma necessario fare di più

MILANO – Per la risoluzione dell’outlook negativo sul rating ‘AA-’ dell’Italia, Standard and Poor’s attende Dpef e Finanziaria che, secondo l’agenzia, non potranno prescindere da interventi sul fronte della spesa.
In una nota di commento alla manovra-bis che riecheggia le dichiarazioni rilasciate dall’analista di S&P Moritz Kraemer, l’agenzia ribadisce il giudizio positivo sull’intervento varato dal governo in corso d’anno, ma ne sottolinea la scarsa rilevanza ai fini del rating.
S&P apprezza il tempestivo sforzo di contenimento del disavanzo eccessivo, che giudica “rassicurante”, ma torna a chiedere misure chiare e durature per la discesa del debito per poter confermare il rating sui livelli attuali.
L’agenzia promuove anche le misure di liberalizzazione che potrebbero indicare la volontà governativa di rimediare all’eccesso di regolamentazione, una delle cause del basso potenziale di crescita dell’Italia e del deludente andamento della produttività.
“Con gli scioperi, specie dei tassisti, già in atto per protesta contro alcune delle misure, la luna di miele del governo sembra volgere al termine, e potrebbe presto presentarsi il primo test di coesione e volontà politica” scrive l’agenzia di rating.
Di coesione e volontà l’esecutivo avrà bisogno per introdurre correzioni strutturali dei conti nei prossimi provvedimenti di bilancio.
“Per sua natura una manovrà di metà anno non può contenere riforme strutturali e durature delle spesa”, riconosce S&P.
“Sarebbe stato irrealistico aspettarsi che un governo appena nominato fosse nella posizione di presentare immediatamente un vasto pacchetto di riforme. Nondimeno, un consolidamento durevole dovrà focalizzarsi in maniera molto più significativa e inequivocabile su una rigida disciplina di spesa”, scrive S&P.
A tale proposito l’agenzia attende al varco l’Italia con la pubblicazione del Documento di programmazione economica e finanziaria – atteso in settimana – e la manovra di bilancio per il 2007, prevista per settembre.
“Una risoluzione sull’outlook è attesa entro fine 2006, dopo che queste due pietre miliari avranno chiarito la strategia di consolidamento del governo”.