Meno buste restituite al mittente

CARACAS – Grazie all’ultimo referendum confermativo sono stati fatti passi avanti nella conoscenza precisa dei recapiti dei nostri connazionali in Venezuela. Lo si desume dai dati forniti dal Consolato generale a Caracas, che dimostrano un miglioramento nella consegna dei plichi per il voto rispetto all’ultima tornata elettorale. Il numero importante è quello riferito alle buste restituite al mittente per irreperibilità del destinatario dopo il completamento delle operazioni di voto.


Nello specifico, su 53.129 buste inviate ne sono tornate indietro 8.159. In occasione della precedente consultazione elettorale, quella per le elezioni politiche dello scorso aprile, le buste restituite al mittente erano state 11.961, con un numero di votanti inferiore di 840 unità rispetto a quello del referendum. Vi è quindi un evidente miglioramento ai fini della mappatura dei nostri connazionali residenti nel paese.


A cosa è dovuto questo miglioramento? Secondo il console generale Stefano Pistilli è difficile attribuirlo in toto al nuovo sistema di spedizione espresso, affidato con un notevole investimento finanziario alla società Domesa, che ha preso il posto della tradizionale spedizione per mezzo di Ipostel.


“Va tenuto conto – spiega Pistilli – che in questi mesi i nostri uffici hanno provveduto all’aggiornamento dell’anagrafe, correggendo eventuali recapiti dove il destinatario non risiede più ma dove ci aveva indicato di risiedere. Probabilmente, tenendo conto di questo, anche con il precedente sistema di spedizione avremmo avuto una contrazione nel numero di buste restituite al mittente. E’ difficile al momento attuale fare una considerazione sugli effetti del cambiamento di spedizione, la potremo fare tra qualche tempo”.

Resta il fatto che, in proporzione agli aventi diritto, un maggior numero di connazionali ha ricevuto il plico per esercitare il diritto di voto.