Manuel Rosales speranza del partito “anti-chavista”

CARACAS – Finale a sorpresa. Dopo una lunga giornata fitta di incontri, la corrente “anti-Chávez” è riuscita a partorire il proprio candidato: Manuel Rosales, il governatore dello Stato Zulia. Non è stato un processo facile. Ed infatti, dopo la decisione di Teodoro Petkoff di ritirarsi dalla corsa a Miraflores si temeva lo scontro Borges-Rosales. Non è stato così. Manuel Rosales, dopo aver conosciuto la decisione del Consiglio Nazionale Elettorale che non lo obbliga a rinunciare alla guida dello Stato Zulia (dovrà nominare temporalmente un sostituto), rompeva il silenzio. Subito è stato un viavai di personalità, riunioni con candidati, voci di corridoio, speculazioni e finalmente l’accordo. Julio Borges, Cecilia Sosa, Sergio Omar Calderón, Froilán Barrios, Enrique Tequera, William Ojeda e Vicente Brito, per il bene del Paese, declinavano le proprie aspirazioni a favore di una candidatura unitaria: quella di Rosales. Resta da attendere la decisione di Roberto Smith e Benjamín Rausseo (“Er Conde del Guácharo”) che non si sono ancora pronunciati. Ma è ormai certo che, se non vi saranno colpi di scena, nella corsa a Miraflores gli unici aspiranti con possibilità di trionfo saranno Rosales e, soprattutto, il presidente Chávez.


Ieri, Manuel Rosales, durante una lunga conferenza stampa, ha illustrato i punti fondamentali del suo “programma di governo”; un progetto che si può riassumere in lotta alla povertà e alla delinquenza, equa distribuzione delle ricchezze, impulso all’industria e creazione di posti di lavoro.


Resta da vedere ora quale sarà l’atteggiamento del “partito astensionista”, che negli ultimi mesi è riuscito a creare un’importante corrente di opinione ed ha ricevuto l’adesione  di partiti importanti come “Acción Democratica” e “Alianza Bravo Pueblo”.