Immigrazione, nuovo dramma Affonda gommone: 20 dispersi

LAMPEDUSA – Ancora una tragedia dell’immigrazione nelle acque del Mediterraneo. Da un gommone alla deriva, avvistato da un peschereccio italiano a circa 60 miglia da Lampedusa, sono state tratte in salvo dieci persone; ma dalle testimonianze è poi emerso che le persone a bordo della piccola imbarcazione sarebbero state in realtà trenta. E’ stato allora fatto decollare un ricognitore Atlantic della marina militare, la cui missione ha confermato il racconto dei superstiti: l’equipaggio dell’aereo ha avvistato in mare dieci corpi, apparentemente senza vita; mentre scriviamo le ricerche proseguono, con mezzi aerei e navali. Verso sera, il primo, triste risultato delle operazioni: è stato recuperato il cadavere di una giovane donna di colore.


L’incidente è avvenuto all’indomani dell’affondamento di un’imbarcazione 10 miglia a sud di Lampedusa, con la morte accertata di dieci persone. Ancora ieri proseguivano le ricerche di eventuali dispersi, partite anche in questo caso dopo che i naufraghi tratti in salvo – una settantina di persone provenienti dall’Eritrea, dal Niger, dall’Egitto e dal Sudan, tra loro anche donne incinta e neonati – avevano riferito che a bordo c’erano altre cinquanta persone. Su quest’ultimo episodio è già stata aperta un’inchiesta presso la procura di Agrigento; nelle mani della giustizia vi sono cinque uomini, in stato di fermo, sospettati di essere gli scafisti.