“Tre italiani rapiti in 10 mesi”

EL TIGRE – Non chiediamo alcuna protezione speciale della comunità italiana rispetto alle altre; semplicemente, ribadiamo che questo paese continua ad essere troppo pericoloso, per tutti. Questo il messaggio che il viceconsole italiano nello stato Anzoategui, Giovanna Indelicanno ha lanciato dalla conferenza stampa tenutasi a El Tigre, a 48 ore dalla liberazione dell’allevatore 35enne Flavio Fontanari Maglie. L’ingegner Fontanari, ha ricordato la Indelicanno, è stato il terzo italiano rapito in Anzoategui nell’arco di dieci mesi. Assieme al rappresentante diplomatico era presente Igor Fontanari, fratello del rapito: Flavio “sta bene”, ha dichiarato, e non è stato pagato alcun riscatto. I sequestratori, prosegue Igor, si sono fatti sentire per tutti gli undici giorni nei quali l’italovenezolano è rimasto in prigionia.


Cicpc e Guardia Nacional stanno portando avanti le indagini per arrivare ai responsabili del sequestro. L’ipotesi è che si tratti di delinquenza comune: gente di poca esperienza – spiegano al Cicpc – di cui potrebbero far parte ex funzionari di polizia, stranieri o persone “che godano delle buona fede delle famiglie di imprenditori”. Nel caso di Fontanari, al Cicpc sono certi che l’ostaggio non è mai uscito dallo stato Anzoategui,e che la sua liberazione è dovuta esclusivamente alla “pressione della polizia”.


Flavio Fontanari Maglia, 35 anni, era stato rapito il 28 agosto da uomini armati all’uscita della tenuta “Matapalo”, di sua proprietà, nel settore Los Yapales di El Tigre. E’ stato lasciato libero a mezzogiorno di venerdì scorso, sempre a El Tigre. “Portava gli stessi abiti del giorno in cui l’hanno preso” ha detto il fratello Igor. L’unico connazionale che attualmente risulta sequestrato, o comunque manca all’appello, è Ornella Ferranti, scomparsa nel luglio 2004 a San Cristobal, ai confini della Colombia.