CARACAS – C come cultura, C come cibo, C come convivio. La settimana della lingua italiana nel mondo, arrivata anche a Caracas alla sesta edizione, quest’anno avrà come tema la la cultura a tavola. Cultura e tavola, dicevamo, binomio tutto italiano attraverso cui si rivela un particolare talento dei popoli del Mediterraneo: saper accostare gli ingredienti, con i loro colori, i loro sapori, fino renderli un’opera d’arte, gradevole al palato, ma anche alla vista. I piatti, come tele su cui l’artista-cuoco disegna, si riempiono di ghiottonerie che si tramandano ai posteri senza fatica, attraverso la tradizione del focolare.
L’Istituto di cultura italiano inaugura la rassegna lunedì 23 ottobre con una conferenza al Celarg di Armando Scannone, dotto della cultura culinaria di Caracas, autore di un libro imprescindibile per i buongustai: “Mi Cocina a la manera de Caracas”, una vera e propria opera omnia che crisallizza i sapori nati all’ombra dei tropici come incrocio di diverse tradizioni. L’appuntamento è alle sei e mezza, a seguire un brindisi di apertura. Martedì 24 ottobre alle 4 del pomeriggio verrà proiettato al Celarg il film “La grande abbuffata” di Marco Ferreri, la storia di un gruppo di amici che decide di suicidarsi mangiando, critica feroce alla società del benessere e dei consumi che finisce col distruggere se stessa. Dopo il film, alle 6,30, segue la conferenza di Nicomedes Febres in cui il ricercatore analizzerà come è stato trattato il tema dell’Ultima cena nell’arte, da Giotto in poi.
Mercoledì 25 ottobre alle 4 verrá proiettato, sempre al Celarg, il film Ricette d’amore di Sandra Nattelbeck, commedia sentimentale che si gioca sul filo delle ricette, con l’ottima interpretazione dell’attore Sergio Castellitto. Seguono alle 6,30 le parole di Giuseppe Domingo che racconterà